mercoledì 18 agosto 2010

V.A.C.-THERAPY ANCHE ALL'ELBA ?

IL COMITATO ELBA SANITA' SU QUESTA TERAPIA HA SCRITTO IL 19 MAGGIO SCORSO:

http://www.tenews.it/visualizzazione/articolo.asp?IdArticolo=31647

Estratto dal Bollettino della Regione Toscana

9.6.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 23

DELIBERAZIONE 31 maggio 2010, n. 568
Indicazioni ad Aziende Usl per attivazione di un
percorso assistenziale per il trattamento delle “Ferite
difficili”.
LA GIUNTA REGIONALE
Premesso che l’attuale Piano Sanitario come i precedenti
Piani ha promosso nella popolazione e negli
operatori sanitari, la cultura della appropriatezza e
dell’adeguatezza di quanto erogato, al fine di dare
accesso, nel più breve tempo possibile, a prestazioni di
buona qualità a chi ne ha bisogno;
Vista la costante richiesta da parte di cittadini e
operatori sanitari della necessità di poter accedere in
ambito territoriale ai benefici della Terapia a Pressione
Topica Negativa (TPN) per la gestione delle ferite
difficili;
Ritenuto di attivare nel territorio della Regione
Toscana un percorso qualificato che permetta ai cittadini
toscani la continuità di trattamento e di cura a tutti i
pazienti che, una volta dimessi dal reparto ospedaliero,
debbano continuare la terapia a pressione topica negativa
nel proprio domicilio;
Visto il progetto dell’Azienda USL 10 di Firenze
denominato “Progetto Domino” che ha l’obiettivo di
garantire la continuità territoriale e la cura ai pazienti
portatori di ferite difficili dimessi dalle Unità Operative
delle Aziende Ospedaliere e successivamente inviati al
proprio domicilio all’interno del territorio dell’Azienda
Sanitaria Fiorentina;
Vista la rilevazione quali-quantitativa disposta dal
“Settore Farmaceutica” della Direzione Generale Diritto
alla Salute e Politiche di Solidarietà della Regione
Toscana da cui si evince che la Terapia a Pressione
Topica Negativa è utilizzata efficacemente presso tutte le
Aziende Ospedaliere ma in modo limitato dalle Aziende
USL in quanto non prevista dai piani terapeutici regionali
nonché dal nomenclatore tariffario nazionale;
Preso atto che dalla succitata rilevazione si desume che
la spesa delle Aziende USL e delle Aziende Ospedaliere
per le medicazioni avanzate è stata di circa 5.500.000
Euro per l’anno 2008 e la spesa complessiva per l’anno
2009 per la terapia a pressione negativa è stata di circa
1.600.000 Euro;
Ritenuto opportuno, attuare un percorso delle “Ferite
difficili” per consentire specifiche valutazioni sia in
termini economici che sanitari dell’utilizzo della Terapia
a Pressione Topica Negativa (TPN), in considerazione
della notevole differenza di spesa delle terapie per la cura
delle “Ferite difficili”;
Preso atto delle qualificate relazioni mediche che
convergono sulla necessità di avere a disposizione la
Terapia a Pressione Topica Negativa in ambito territoriale,
al fine di poter ricorrere a ricoveri più brevi, in caso di
pazienti portatori di ferite che consentano lo svolgimento
della terapia in ambito domiciliare, provenienti da ambiti
terapeutici eterogenei quali:
- AOU Careggi - Agenzia Regionale per la cura del
Medulloleso -
- AOU Pisana - Dipartimento di Chirurgia: UO
Dermatologia Universitaria -
- AOU di Siena - Cattedra di Chirurgia Plastica -
- ASL 10 FI - Assistenza Infermieristica Aziendale -
- Azienda USL 9 di Grosseto - Ambulatorio per la
cura delle ferite difficili e del piede diabetico;
Vista la relazione presentata dalla Commissione
Terapeutica Regionale in data 17 febbraio 2010 che
approva un percorso terapeutico per la cura delle “Ferite
difficili”;
A voti unanimi
DELIBERA
1. Di stabilire che entro novanta giorni dall’adozione
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del presente atto, tutte le Aziende USL devono definire ed
approvare un “ Percorso assistenziale” per il trattamento
delle ferite difficili nel proprio territorio, in cui vengono
definite le direttive per l’utilizzo della Terapia a Pressione
Negativa (TPN) prevedendo fra l’altro:
- la continuità assistenziale ospedale-territorio, in
modo da garantire la terapia a pressione negativa ai pazienti
dimessi dai reparti ospedalieri per continuare la terapia
a domicilio e, ai pazienti con prescrizione specialistica,
che non provengono dall’ambiente ospedaliero ma che
devono usufruire del trattamento a domicilio;
- il monitoraggio dei pazienti trattati per una verifica
dei risultati raggiunti in termini di maggiore sicurezza e
compliance alla terapia per il paziente;
- un’adeguata formazione del personale dedicato;
- una valutazione in termini economici del trattamento
a pressione negativa (TPN);
2. Di stabilire altresì che le Aziende USL devono
adottare, entro novanta giorni dall’adozione del presente
atto, delle linee-guida e indirizzi relativi all’impiego
delle medicazioni avanzate sul territorio per valutarne
l’appropriatezza e l’efficacia;
3. Di disporre che semestralmente le Aziende USL
dovranno presentare apposita relazione alla Direzione
Generale del Diritto alla Salute - Settore Farmaceutica - i
casi trattati e le valutazioni economiche- sanitarie della
Terapia a Pressione Negativa (TPN).
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT
ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera f della LR 23/2007
e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta
regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima
LR 23/2007.
Segreteria della Giunta
Il Direttore Generale
Lucia Bora

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