lunedì 11 ottobre 2010

Le liste d'attesa con il «tetto» Nuove regole di Fazio: tempi stretti per 58 prestazioni . Nel nuovo piano nazionale anche i ricoveri non rinviabili

TRATTO DAL CORRIERE DELLA SERA.IT

Sanità

Oculista e tac entro due mesi
Le liste d'attesa con il «tetto»

Nuove regole di Fazio: tempi stretti per 58 prestazioni .
Nel nuovo piano nazionale anche i ricoveri non rinviabili

Sanità
Oculista e tac entro due mesi
Le liste d'attesa con il «tetto»
Nuove regole di Fazio: tempi stretti per 58 prestazioni .
Nel nuovo piano nazionale anche i ricoveri non rinviabili


Fazio (Fotogramma)
Fazio (Fotogramma)
ROMA - Massimo trenta giorni per la diagnosi di tumori e malattie cardiovascolari. Altrettanti per l'eventuale intervento chirurgico. Ospedali e ambulatori del servizio sanitario pubblico non potranno discostarsi da questa tempistica rigorosa, tracciata nel «Piano nazionale di governo delle liste di attesa» che verrà approvato in una delle prossime riunioni della Conferenza Stato-Regioni. In lavorazione da un paio d'anni, l'intesa è in dirittura d'arrivo dopo l'ultima modifica di un'apposita Commissione interregionale. Il piano per il triennio 2010-2012 (TESTO COMPLETO - PDF) contiene diverse novità rispetto al precedente del 2006. Vengono individuati due gruppi di patologie (tumori e cuore) con «tetti» per visite ed esami. Secondo il documento «una volta confermato il sospetto clinico formulato, dovrà essere garantito l'avvio di un percorso diagnostico terapeutico necessario alla sua soluzione», al massimo entro due mesi. Vengono inoltre considerate come prioritarie 58 prestazioni (tra visite specialistiche, indagini strumentali, ricoveri in day hospital o ordinari). Al momento di prescriverle il medico specificherà se si tratta di urgenze (da eseguire prima possibile comunque non oltre 72 ore), se l'attesa deve essere breve (entro 10 giorni) o se c'è differibilità (30 giorni per le visite o 60 per gli accertamenti diagnostici).
OCULISTA E DERMATOLOGO - Nell'elenco delle priorità ci sono anche la visita dall'oculista o dal dermatologo, esami diagnostici come Tac, risonanza, mammografia, ecografia all'addome o ecodoppler. E poi colonscopia, elettrocardiogramma, audiometria. Tra i ricoveri non rinviabili oltre i tempi indicati, quelli per tonsillectomia, chemioterapia, chirurgia oncologica (tumore a mammella, prostata, colon retto, utero). In area cardiologica precedenza per by pass e angioplastica. Rigore sulla libera professione dei medici. L'obiettivo è garantire che la lista di attesa pubblica non sia condizionata da quella per l'intramoenia. Le Regioni ogni settimana rileveranno la lunghezza dell'una e dell'altra e con scadenza semestrale invieranno i dati al ministero della Salute. Il ministro Ferruccio Fazio cerca di imprimere una svolta: «Non deve più succedere che un paziente paghi per poter percorrere la scorciatoia». Le Regioni dovranno attrezzarsi di centri di prenotazione unica, i Cup, in modo che il traffico delle prenotazioni sia centralizzato e trasparente. È davvero il colpo di grazia su un problema annoso? Tutto dipenderà dalla solerzia delle Regioni. Alcune, come il Veneto che dal 2007 ha allargato il concetto delle priorità a tutto l'elenco delle prestazioni, sono molto avanti. Altre non posseggono neppure un abbozzo di Cup.


Margherita De Bac
04 ottobre 2010(ultima modifica: 06 ottobre 2010)

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