Tratto da:http://www.ognisette.it/news/portoferraio.-lorganizzazione-delloncologia-all2019elba
PORTOFERRAIO. L'organizzazione dell'Oncologia all’Elba
In riferimento a quanto apparso sulla stampa relativamente alla organizzazione dell’Oncologia del presidio ospedaliero di Portoferraio, l’Azienda USL 6 tiene a fare alcune precisazioni.
Non è in corso alcun ridimensionamento, e tanto meno smantellamento, del servizio di Oncologia destinato ai cittadini elbani. Tutto quanto è stato offerto fino ad oggi sarà confermato e garantito permettendo la continuità delle cure per tutti i pazienti in carico al servizio. L’Azienda USL 6, ha preso atto della volontà del medico oncologo attualmente in servizio a Portoferraio, il dottor Luigi Coltelli, di trasferirsi presso altra azienda sanitaria ed ha per questo attivato tutte le procedure per la sua sostituzione.
La soluzione adottata dall’Azienda di sostituire il Dr Coltelli con un altro medico che occupi stabilmente il posto all’Isola d’Elba rappresenta l’evidente volontà di dare ascolto e rispondere alle richieste avanzate a livello locale, ma, pur essendo la migliore soluzione nell’immediato, potrebbe non esserlo nel lungo periodo. L’oncologia è una disciplina in costante evoluzione che necessita di un continuo aggiornamento e soprattutto di una ultraspecializzazione del personale medico. Per migliorare l’assistenza ai pazienti oncologici garantendo a tutti le migliori cure e per non incorrere nel rischio di demotivazione del personale medico, l’ipotesi di una turnazione di più oncologi sul presidio di Portoferraio potrebbe essere la più idonea.
Il dottor Coltelli, pur avendo svolto un eccellente lavoro negli oltre due anni di attività a Portoferraio, già dopo pochi mesi dal suo insediamento aveva presentato domanda di trasferimento a Pontedera, ed una seconda domanda di mobilità su Livorno era stata presentata nel giugno 2011, a testimonianza delle difficoltà di crescita professionale e di motivazioni che un giovane medico può trovare in un ambiente inevitabilmente isolato dal resto della comunità scientifica e con difficoltà di confronto con altri oncologi.
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