domenica 11 gennaio 2015

Un prototipo di sanità insulare per Isola d’Elba: proposta del Comitato Elba Sanità




Al Presidente della Repubblica: ill.mo Giorgio Napolitano

Al Presidente del Consiglio dei Ministri: ill.mo Matteo Renzi

Al Ministro della Salute: ill.ma Beatrice Lorenzin

 

 

Al Governatore della Regione Toscana: ill.mo Enrico Rossi

All'Assessore diritto alla salute R. Toscana: ill.mo Luigi Marroni

Al  Responsabile dell'Area di Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale: Dr. Andrea Leto

Al Segretario Assessore diritto alla salute: Dr. Luigi Tucci

 

 

Al D. G. ASL 6 LIVORNO: Dott. Eugenio Porfido

Al Direttore di Zona Elba: Dott. Gianni Donigaglia

Al Direttore del Presidio Ospedaliero: Dott. Bruno Maria Graziano





Al presidente Conferenza Provinciale Sindaci Sanità: Dott. Filippo Nogarin

Al Presidente Conferenza Zonale Sindaci Sanità : Dott. Mario Ferrari (Sindaco di Portoferraio)

Al Consigliere delegato alla sanità del comune di Portoferraio: Dott. Luciano Rossi

 
Ai sigg.ri sindaci dell'Isola d'Elba (LI) :
 
Anna Bulgaresi  Marciana
Luca Simoni       Porto Azzurro
Andrea Ciumei  Marciana Marina
Lorenzo Lambardi Campo Elba
Claudio De Santi Rio Elba
Renzo Galli Rio Marina
Ruggero Barbetti Capoliveri


Ai sindaci dell'Elba si chiede gentilmente di rendere nota l'iniziativa ai loro consigli comunali e quindi anche ai consiglieri di minoranza




Il giorno 8 gennaio alle ore 11.00 previo appuntamento concordato,  la Dott.ssa Maria Luisa Chiappa, il Dott. Mario Balatresi e Manola Balderi hanno presentato in Regione Toscana  al Dott. Andrea Leto Responsabile dell'Area di Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale,  delegato dall'Assessore Luigi Marroni a riceverLi   in via T.Alderotti 26N - Firenze - presenti il dott. Eugenio Porfido e il segretario dell'Assessore Marroni, dott. Luigi Tucci.

"Con  ampia  e vivace discussione  i cittadini del Comitato Elba Sanità hanno illustrato le criticità sanitarie elbane  e le  richieste,  ed hanno ribadito la necessità di una declinazione di sanità insulare che eviti il "mordi e fuggi" troppo esasperato a scapito del servizio e della equità di trattamento dei cittadini, dovuto all'avvicendarsi sull'ospedale di professionalità  provenienti da altri presidi ospedalieri della costa come si verifica  attualmente, ribadendo la necessità di avere personale anche   stabile nell'ospedale, in quanto dall'Isola d'Elba non si accede con facilità ad altri centri ospedalieri come avviene sulla terraferma. I cittadini dei comitati  hanno infine consegnato il Progetto Pilota Elba elaborato dalla Dott.ssa Chiappa al Dott. Leto  e sono ripartiti alla volta dell'amata isola, con l'augurio che la Regione comprenda di dover legiferare  una declinazione sanitaria insulare a compensazione  del fattore "insularità" che limita talvolta in modo inaccettabile il diritto alla salute degli ELBANI, fattore insularità  spesso non recepito sufficientemente da chi vive sulla terraferma.
Un sentito ringraziamento al dott. Leto e al dott. Tucci per la disponibilità all'ascolto e l'attenzione alle problematiche insulari."

Grazie
Comitato Elba Sanità nei Comitati Elbani Riuniti

PROGETTO:

INCONTRO in Regione 8/01/2015

 

Progetto pilota

Un prototipo di sanità insulare: Isola d’Elba

 

Riassunto

E’ proposto un prototipo di sanità insulare per l’Isola d’Elba, terza isola italiana, per l’Ospedale di Portoferraio, l’unico ospedale insulare della Toscana, chiedendo di avere le caratteristiche di un Ospedale di Base (nell’attuale classificazione in 4 livelli della Toscana), facendo riferimento alla legge nazionale (Decreto Balduzzi 9.2.1) che prevede parametri diversi in presidi ospedalieri di aree disagiate (zone montane, isole) anche con un numero di abitanti di riferimento inferiore ad 80.000. I servizi richiesti sono basilari per un buon funzionamento della sanità sull’isola, sia per i residenti, sia per i turisti. Una deroga potrebbe essere accolta, motivandola con le problematiche relative all’insularità.

 

Premessa

 

Isola d’Elba è tre realtà in una: isola, montagna, città.

 

Elba terza isola italiana, perla dell’Arcipelago Toscano.

Superficie: 223 km2; coste: 147 Km; lunghezza massima in direzione est-ovest è di circa 27 km, da Nord a Sud è circa 18 km.

Distanza dal continente: 22 Km (da Piombino a Portoferraio), tempo di percorrenza nave: 1 ora circa. (La distanza di 10 Km è quella tra i punti più vicini: Cavo-Piombino).

Altitudine massima: 1019 m- Monte Capanne

Abitanti: 33.660 residenti; da aprile a ottobre: da 150.000 a 300.000.

 

Situazione attuale

La classificazione in cui siamo stati inseriti: ospedale di Prossimità+ Accordo Regionale 2012;

è inadeguata per le esigenze attuali.

Chiediamo di rivedere l’emendamento richiesto: Ospedale di Base (nella classificazione in 4 livelli) con servizi adeguati in ospedale e sul territorio.

 

Proposta

Isola d’Elba: Progetto pilota, sperimentale come modello insulare per la sanità, che la Regione Toscana può offrire all’Italia e all’Europa.

In riferimento alla legge nazionale (Decreto Balduzzi) il paragrafo: 9.2.1 (Ospedale sede di Pronto Soccorso) e 9.2.2 (Presidi in zone particolarmente disagiate), definisce le caratteristiche della struttura ospedaliera e le sue funzioni, portando l’attenzione sulle zone disagiate insulari e montane, in cui valgono criteri di riferimento anche per una popolazione inferiore a 80.000 abitanti.

Quanto riportato sopra consente la possibilità di porre le basi per realizzare un prototipo di modello insulare sanitario per l’Elba.

La Regione Toscana potrebbe fare una deroga per zona disagiata insulare, applicando i parametri riferibili alla classificazione Ospedale di base.

Lo standard minimo delle funzioni operative da garantire: Medicina interna, Chirurgia generale, Cardiologia h24, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia e Neonatologia/Pediatria laddove è previsto il punto nascita, Oncologia secondo la programmazione regionale, Terapia sub-intensiva multidisciplinare, Radiologia, Laboratorio, Immuno-trasfusionale, Centro di Emodialisi, funzione di Endoscopia digestiva h12, Riabilitazione con letti codice 56 secondo la programmazione aziendale”.

In aggiunta: il centro Iperbarico.

 

Punti Chiave:

1) Garantire i servizi essenziali, di buon livello, di elevata qualità, calcolando una popolazione non di soli residenti, ma una media distribuita sull’anno solare di circa 80.000 abitanti, con picchi da 200.000-300.000, considerando la zona disagiata (insulare+ montana);

di conseguenza di avere servizi relativi ad un ospedale di Base (nell’attuale classificazione in 4 livelli della Regione Toscana) e servizi territoriali adeguati. Ricordiamo che l’Ospedale di Portoferraio è l’unico ospedale dell’isola e l’unico ospedale insulare della Regione.

E’ ovvio che, qualora la classificazione e/o la nomenclatura cambiasse, deve essere modificata la classificazione dell’ospedale, considerando i parametri sopra indicati (quindi non il livello più basso, ma sempre quello intermedio).

Pertanto è indispensabile che l’Ospedale di Portoferraio, unico ospedale dell’Isola, sia dotato delle caratteristiche che possano garantire alla popolazione i servizi nel caso in cui rimanga isolata e c’è impossibilità al trasferimento in elicottero o via mare. Di conseguenza l’Ospedale di Portoferraio deve avere le caratteristiche di quello che attualmente è denominato Ospedale di Base.

2) Garantire la possibilità agli elbani di essere seguiti in loco per patologie che non richiedono centri di 2°-3° livello. Considerare le spese che gli Elbani sostengono sia per ricoveri personali, sia per assistenza a famigliari.

3) In un’ottica di Area Vasta (ad esempio in un futuro dipendendo da Pisa) l’Isola DEVE avere una sua IDENTITA’ INSULARE, avente diritto ad una serie di prestazioni in virtù della sua peculiarità. Nel caso questa identità non sia riconosciuta, esiste il rischio di essere confusi e travolti dalle necessità di chi opera sulla costa.

4) Riconoscimento di zona disagiata in quanto insulare e montana, ma anche con utenza tipo città, non significa isolamento professionale. Anzi ciò che deve essere incentivato nel progetto è un costante aggiornamento con i centri di riferimento; così pure deve essere previsto un percorso dall’Università o da Centri di 2-3° livello verso l’Elba.

5) Fare Rete significa aggiornamento, condivisione di percorsi, protocolli, linee guida; attenzione a non scivolare sulla “migrazione giornaliera” di personale, dal continente verso l’Elba e viceversa, che finisce per essere poco motivante, onerosa, più adatta a “soldati di ventura” che a professionisti in ambito sanitario.

 

Ospedale

 

Le caratteristiche sono quelle indicate nell’ Ospedale di Base (regione Toscana) con riferimento alla legge nazionale (Balduzzi 9.2.1).

 

Pronto Soccorso- con 3 posti per  Breve Osservazione (O.B.I),(per adulti);

eviterebbe ricoveri impropri di persone  che non possono eticamente essere inviate a domicilio (es. sindromi vertiginose, patologie non gravi ma spesso invalidanti che si risolvono di solito in 24 h); osservazione ed evoluzione del paziente la cui patologia necessita di ricovero e/o trasferimento.

per i bambini O.B.I. in Pediatria (ambiente più idoneo)

Attualmente:11 medici,  12 infermieri, con rinforzo estivo.

L’aggiunta della O.B.I. per adulti è indispensabile;

considerare un aumento del personale:

medici: 15; con rinforzo nel periodo dal 1/06 al 30/09 (18)

garantendo 2 medici per turno da maggio a metà ottobre

personale infermieristico: con la B.O. dovrebbero essere 15, con rinforzo estivo (18)

spazi adeguati, stanza Rosa

 

118: gestito dalla Centrale Operativa

Punti P.E.T: per tutto l’anno, H/24 a Portoferraio

da giugno a settembre: dalle 8 alle 20 (Porto azzurro e Marina di Campo)

Applicare il correttivo specifico per le zone con particolare difficoltà di accesso (Balduzzi 9.1.3)

Life pak per emergenza urgenza
- rete IMA di EU in caso di infarto per la trasmissione di consulto ed EGC

 

Anestesia-Rianimazione: H/24- attualmente 6/7 anestesisti

Occorrerebbero: almeno 8 anestesisti (in relazione  all’attività chirurgica e alla sua auspicata crescita)

Occorrerebbero: Posti letto di terapia intensiva: 2

 

Servizi di supporto in regime di guardia attiva o di pronta disponibilità H/24:

 

Laboratorio analisi

Indispensabile garantire un servizio di guardia H/12 e di reperibilità notturna e festiva.

Tecnici laboratorio: 6

Dirigenti di laboratorio: 3

 

Centro emotrasfusionale

 

Radiologia-

Attualmente: 2-3 radiologi (di cui solo 1 sull’Isola) dedicati all’Elba, 1 a rotazione

Occorrerebbero: 4 radiologi, 3 presenti sull’Isola

Tecnici radiologia: 4

Diagnostica per immagini: Rx, Ecografia ,TAC, RMN (indispensabile avere RMN sull’isola)

Telerefertazione

 

Medicina U.O.C.

(alta-bassa intensità)- sub intensiva 3 letti

Letti bassa intensità: 20

Alta intensità: 10

+ 2 stanze per pazienti con problemi psichiatrici (3 letti)

Medici: 7+1;

occorrerebbe: 8+1

Attualmente: Infermieri:22; 10/11 OS; 1 coordinatore di setting, 1 di area

Occorrerebbero: 24 infermieri

E’ indispensabile avere una sezione di cardiologia; attualmente c’è 1 solo cardiologo in servizio c/o la Medicina

 

Oncologia

E’ un D.H. della Medicina (1 medico+ 2 infermieri e mezzo)

Occorrerebbero 2 Medici

 

Materno-Infantile:

Ostetricia:

Medici: 4 ginecologi+ 1 a rotazione

Punto nascita- neonatologia 1° livello (in situazione di emergenza può trasformarsi in 2° livello sino al trasferimento)

Parto indolore

Pediatria:

letti per degenza, D.H e Breve osservazione pediatrica: 4

Neonati: 6 letti

Medici: 4 pediatri- è il numero minimo indispensabile per garantire guardia diurna 8-20 e reperibilità notturna

Infermieri: 9

Ostetriche: 9

OS:1

Si segnala che questo Reparto è un’eccellenza, con grande impegno di poche persone mantiene un servizio prezioso per tutta la comunità insulare e turistica. La Breve osservazione iniziò nel 2003. Attualmente: 200 B.O/anno; 100 Ricoveri; appoggi dai reparti di ortopedia e chirurgia

In programma: Teleconsulto pediatrico.

S.T.E.N. (In tutta la Toscana funziona il servizio di Trasporto di emergenza neonatale garantito dalla neonatologia di Firenze, Pisa; per l’Elba il servizio non c’è); il servizio è  indispensabile

 

Dialisi

Letti: 15

Medici: 2

Infermieri:7

Os: 1; ne occorrono 2

 

Cure palliative

Terapia del dolore

Questo è uno degli esempi positivi di realizzazione di un servizio di eccellenza, gestito da un piccolo gruppo di anestesisti, preparati, motivati, presenti sull’Elba.

Recentemente è stato iniziato anche il parto indolore.

 

Polo Chirurgico: attualmente critico

Traumatologia-Ortopedia: indispensabile un reparto di buon livello, con U.O.C sull’isola.

Medici: 4 ortopedici (minimo), di cui almeno 3 stanziali + 1 direttore di U.O. 

Attività che, dopo la distruzione avvenuta nel 2009, deve essere ripresa.

Personale preparato, un direttore preparato, motivato, che “vuole ricostruire”.

Attività chirurgica: traumatologica (valutando il tipo di problematica, salvo lesioni gravi al bacino e vertebrali), attività di urgenza e urgenza differita H/24;  ortopedica: Day Surgery- Day Hospital- Week surgery  (artroprotesi da valutare in base al paziente)

Ambulatori generali con annesse visite di P.S; applicazione gessi; consulenze nei reparti

a latere: ambulatori specialistici in ambito ortopedico

Guardia diurna; reperibilità doppia notturna e festivi

Presenza attiva di fisioterapista in reparto

 

Chirurgia generale- indispensabile un reparto di buon livello

Indispensabile avere una U.O.C. con 1 Direttore preparato, brillante, in grado di formare e far crescere una squadra.

Possibilità di frequentare altri centri per aggiornamento e chirurghi del continente che vengano all’Elba. Sarebbe auspicabile un’attività di durata minima settimanale e non giornaliera.

Chirurgia addominale di buon livello (incidenti gravi a causa del tipo di territorio, del salmastro mattutino sulle strade)

Chirurgia generale mini invasiva con tecnica di laparoscopia avanzata- Day Surgery- Day Hospital- Week Surgery

Medici: 6+1

Infermieri: 10-se attività incentivata  12

OS: 3

Endoscopia digestiva: H/12 +reperibilità

Reperibilità: Urologia, oculistica

 

Centro Iperbarico

Sia per la terapia per incidenti da decompressione, sia per altre patologie in cui è indicata

In attesa di nuova Camera Iperbarica

 

Elisoccorso- avviene sull’elisuperficie situata sul tetto dell’ospedale

Piano B: in caso di avversità meteo è previsto l’utilizzo dell’ aeroporto di La pila (di giorno avviene), ma dopo le 17-19 (a seconda della luce solare) non c’è più la possibilità in quanto nel dicembre 2012 è stata decisa la soppressione del servizio notturno. Andrebbe riattivato. Ovvero riattrezzato con le luci notturne e attivata una reperibilità del personale addetto.

Occorre considerare che da un punto di vista della sicurezza per tutta l’isola, in caso di calamità, evacuazione improvvisa, l’aeroporto (unico dell’isola) deve essere disponibile di giorno e di notte.

 

Ospedale di Comunità:

Attualmente 8 letti- di cui 2 sono dedicati ad Hospice

Occorrerebbe un ampliamento: 14 letti

E’ un ottimo servizio; adeguamento del numero di personale se ampliamento

 

AMBULATORI specialistici:

neurologia, E.E.G, diabetologia (piede diabetico), cardiologia, gastroenterologia, endocrinologia, allergologia, pediatria, ginecologia, NPI, Fisioterapia, medicina dello sport, dietologia, nefrologia, dermatologia, senologia, pneumatologia, ematologia, reumatologia (questi occorrerebbero, attualmente i pazienti devono recarsi in continente)

 

Ortopedia, chirurgia, endoscopia, ORL, Oculistica (con possibilità di interventi ad es. cataratta per anziani), Urologia, Odontoiatria

 

Corsi di Aggiornamento con frequenza periodica per medici, infermieri;

si potrebbe utilizzare  anche la modalità videoconferenza in molte situazioni.

Collegamento con Università e centri di 2°-3° livello, da e per L’Elba

 

Direzione Sanitaria: presente sull’Isola, con personale motivato a gestire al meglio la sanità sull’Isola. In passato gestioni a “scavalco” isola-continente sono state disastrose.

 

 

TERRITORIO

Integrazione tra Ospedale e Territorio

Una buona collaborazione tra Medici di Medicina generale, Pediatri e Ospedale consente la realizzazione di una migliore continuità assistenziale.

 

Direzione zonale: presente sull’Isola, con personale motivato ad una gestione ottimale della sanità sull’Isola.

 

Ospedale di Comunità

Riabilitazione

Logopedia

Fisioterapia

Fisiatria

Percorso ictus- la parte ospedaliera di gestione dello stroke (diagnosi, terapia fibrinolitica,  stabilizzazione del paziente) è stata iniziata dal 2012 all’Elba grazie alla disponibilità, preparazione di brillanti medici: una neurologa, P.S., medicina, anestesisti; è un esempio di eccellente integrazione di specialisti, senza possedere le risorse di una stroke unit (1)

 

Servizi per la salute mentale: attività psichiatrica svolta in ambito ospedaliero e territoriale

SERT

 

Agevolare i servizi sul territorio per tutte le attività che possono essere svolte localmente

Disabili: Richiesta esenzioni, certificazioni, verifiche

Visite per Patenti

 

Continuità assistenziale attraverso i percorsi integrati:

Agenzia Ospedale-Territorio, RSA, ADI

 

Servizio vaccinazioni

Consultorio: preferibilmente situato non all’interno dell’ospedale

Screening: continuare a promuoverli

 

Agevolare chi abita in zone disagiate per esecuzioni accertamenti

Ad es:la Casa della salute con una adeguata organizzazione in 2 punti periferici dell’Isola.

 

Ufficio Protesi: DEVE essere ben funzionante, con possibilità di reperire rapidamente il materiale da utilizzare (attualmente il deposito è a Piombino)

 

Centri diurni per seguire disabili, anziani, cittadini fragili

Carcere

Agevolare il personale che viene a lavorare all’Elba (personale che è assunto per l’Elba, spesso è “scippato” sul continente), motivato, premiato, sapere che si può fare carriera; le eccellenze sull’Elba ci sono, devono essere valorizzate!

Agevolare l’alloggio nella fase iniziale quando il personale è assunto sull’Isola.

 

Collegamento con Università e centri di 2°-3° livello

Possibilità di rotazione per aggiornamento, ma evitare il pendolarismo quotidiano: minor motivazione, in caso di maltempo il personale non arriva, turni di maggior durata per gli operatori insulari, disagio per l’utenza causa appuntamenti o interventi mancati.

Se c’è semplificazione, facilità nella diagnostica e nel seguire percorsi terapeutici in caso di grave patologia, sarà possibile che il cittadino sia seguito al meglio, anche se abitante o turista su un’isola. Purtroppo, molte difficoltà logistiche, in caso di patologie importanti penalizzano la persona e la sua famiglia.

Il Piano Sanitario Regionale della Toscana pone la persona al centroLa sfida dei prossimi anni sarà rappresentata dallo sforzo di garantire ad ognuno servizi e cure basati sul proprio profilo di salute, tenendo conto della variabilità individuale nel rapporto fra struttura genetica, fattori ambientali, stile di vita, genere e storia dell’individuo”.

Prevedere anche una convenzione con l’Associazione Albergatori per i famigliari che assistono pazienti ricoverati in continente.

Conclusioni

E’ possibile pensare ad un modello innovativo, un prototipo che potrebbe diventare un investimento per il futuro; non solo, potrebbe dare un notevole riflesso positivo sulla Regione Toscana, sull’Italia e sull’Europa.

L’Isola d’Elba è molto amata dai turisti del nord Europa, è una delle mete preferite.

Forse si tratta di cambiare l’approccio al problema, ovvero di attuare in un certo senso una “rivoluzione copernicana”.


Un modello sperimentale insulare, applicando le caratteristiche indicate nell’Ospedale di Base (regione Toscana), considerando la possibilità di appellarci a quanto previsto dalla legge nazionale (Balduzzi 9.2.1) di poter usufruire dei servizi sopra indicati in presidi ospedalieri di aree disagiate (zone montane, isole) anche con un numero di abitanti di riferimento inferiore ad 80.000, potrebbe essere realizzato, mediante una deroga.
Marialuisa Chiappa, Mario Balatresi, Manola Balderi per  Comitato Elba Sanità nei CER 





 
                 

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