Al
Presidente del Consiglio dei Ministri: ill.mo Matteo
Renzi
Al
Ministro della Salute: ill.ma Beatrice
Lorenzin
Al Governatore della
Regione Toscana: ill.mo Enrico Rossi
All'Assessore diritto
alla salute R. Toscana: ill.mo Luigi Marroni
Al Responsabile dell'Area di Coordinamento del Sistema Sanitario
Regionale: Dr. Andrea Leto
Al Segretario Assessore
diritto alla salute: Dr. Luigi Tucci
Al D. G. ASL 6
LIVORNO: Dott. Eugenio Porfido
Al Direttore di
Zona Elba: Dott. Gianni Donigaglia
Al Direttore del
Presidio Ospedaliero: Dott. Bruno Maria
Graziano
Al presidente Conferenza
Provinciale Sindaci Sanità: Dott. Filippo
Nogarin
Al Presidente Conferenza Zonale
Sindaci Sanità : Dott. Mario Ferrari (Sindaco di
Portoferraio)
Al Consigliere delegato alla sanità del comune di Portoferraio:
Dott. Luciano Rossi
Ai sigg.ri sindaci dell'Isola d'Elba (LI)
:
Anna Bulgaresi
Marciana
Luca Simoni Porto
Azzurro
Andrea Ciumei Marciana
Marina
Lorenzo Lambardi Campo
Elba
Claudio De Santi Rio
Elba
Renzo Galli Rio
Marina
Ruggero Barbetti
Capoliveri
Ai sindaci dell'Elba si chiede
gentilmente di rendere nota l'iniziativa ai loro consigli comunali e quindi
anche ai consiglieri di minoranza
Il giorno 8 gennaio alle ore 11.00 previo appuntamento concordato, la Dott.ssa Maria Luisa Chiappa, il Dott. Mario Balatresi e Manola Balderi hanno presentato in Regione Toscana al Dott. Andrea Leto Responsabile dell'Area di Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale, delegato dall'Assessore Luigi Marroni a riceverLi in via T.Alderotti 26N - Firenze - presenti il dott. Eugenio Porfido e il segretario dell'Assessore Marroni, dott. Luigi Tucci.
"Con ampia e vivace discussione i cittadini del Comitato Elba Sanità hanno illustrato le criticità sanitarie elbane e le richieste, ed hanno ribadito la necessità di una declinazione di sanità insulare che eviti il "mordi e fuggi" troppo esasperato a scapito del servizio e della equità di trattamento dei cittadini, dovuto all'avvicendarsi sull'ospedale di professionalità provenienti da altri presidi ospedalieri della costa come si verifica attualmente, ribadendo la necessità di avere personale anche stabile nell'ospedale, in quanto dall'Isola d'Elba non si accede con facilità ad altri centri ospedalieri come avviene sulla terraferma. I cittadini dei comitati hanno infine consegnato il Progetto Pilota Elba elaborato dalla Dott.ssa Chiappa al Dott. Leto e sono ripartiti alla volta dell'amata isola, con l'augurio che la Regione comprenda di dover legiferare una declinazione sanitaria insulare a compensazione del fattore "insularità" che limita talvolta in modo inaccettabile il diritto alla salute degli ELBANI, fattore insularità spesso non recepito sufficientemente da chi vive sulla terraferma.
Un sentito ringraziamento al dott. Leto e al dott. Tucci per la disponibilità all'ascolto e l'attenzione alle problematiche insulari."
Grazie
Comitato Elba Sanità nei Comitati Elbani Riuniti
PROGETTO:
INCONTRO in Regione 8/01/2015
Progetto pilota
Un prototipo di sanità insulare: Isola d’Elba
Riassunto
E’ proposto un prototipo di
sanità insulare per l’Isola d’Elba, terza isola italiana, per l’Ospedale di
Portoferraio, l’unico ospedale insulare della Toscana, chiedendo di avere le
caratteristiche di un Ospedale di Base (nell’attuale classificazione in 4
livelli della Toscana), facendo riferimento alla legge nazionale (Decreto
Balduzzi 9.2.1) che prevede parametri diversi in presidi ospedalieri di aree disagiate
(zone montane, isole) anche con un numero di abitanti di riferimento inferiore
ad 80.000. I servizi richiesti sono basilari per un buon funzionamento della
sanità sull’isola, sia per i residenti, sia per i turisti. Una deroga
potrebbe essere accolta, motivandola con le problematiche relative
all’insularità.
Premessa
Isola d’Elba è tre realtà in una: isola, montagna, città.
Elba terza isola italiana, perla dell’Arcipelago Toscano.
Superficie: 223 km2; coste: 147 Km; lunghezza massima in direzione est-ovest è di circa 27
km, da Nord a Sud è circa 18 km.
Distanza
dal continente: 22 Km (da Piombino a
Portoferraio), tempo di percorrenza nave: 1 ora circa. (La distanza di 10 Km è
quella tra i punti più vicini: Cavo-Piombino).
Altitudine massima: 1019
m- Monte Capanne
Abitanti: 33.660
residenti; da aprile a ottobre: da 150.000 a 300.000.
Situazione attuale
La classificazione in cui siamo
stati inseriti: ospedale di Prossimità+ Accordo Regionale 2012;
è inadeguata per le esigenze
attuali.
Chiediamo di rivedere
l’emendamento richiesto: Ospedale di Base (nella classificazione in 4 livelli)
con servizi adeguati in ospedale e sul territorio.
Proposta
Isola d’Elba: Progetto pilota, sperimentale come modello
insulare per la sanità, che la Regione Toscana può offrire all’Italia e
all’Europa.
In riferimento alla legge
nazionale (Decreto Balduzzi) il paragrafo: 9.2.1 (Ospedale sede di Pronto
Soccorso) e 9.2.2 (Presidi in zone particolarmente disagiate), definisce le
caratteristiche della struttura ospedaliera e le sue funzioni, portando
l’attenzione sulle zone disagiate insulari e montane, in cui valgono criteri di
riferimento anche per una popolazione inferiore a 80.000 abitanti.
Quanto riportato sopra consente
la possibilità di porre le basi per realizzare
un prototipo di modello insulare sanitario per l’Elba.
La Regione Toscana potrebbe fare
una deroga per zona disagiata insulare, applicando i parametri riferibili alla
classificazione Ospedale di base.
“Lo
standard minimo delle funzioni operative da garantire: Medicina interna,
Chirurgia generale, Cardiologia h24, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia e
Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia e Neonatologia/Pediatria laddove è
previsto il punto nascita, Oncologia secondo la programmazione regionale,
Terapia sub-intensiva multidisciplinare, Radiologia, Laboratorio,
Immuno-trasfusionale, Centro di Emodialisi, funzione di Endoscopia digestiva
h12, Riabilitazione con letti codice 56 secondo la programmazione aziendale”.
In aggiunta: il centro
Iperbarico.
Punti Chiave:
1) Garantire i servizi
essenziali, di buon livello, di elevata qualità, calcolando una popolazione non
di soli residenti, ma una media distribuita sull’anno solare di circa 80.000
abitanti, con picchi da 200.000-300.000, considerando la zona disagiata (insulare+
montana);
di conseguenza di avere servizi
relativi ad un ospedale di Base (nell’attuale classificazione in 4 livelli
della Regione Toscana) e servizi territoriali adeguati. Ricordiamo che
l’Ospedale di Portoferraio è l’unico ospedale dell’isola e l’unico ospedale
insulare della Regione.
E’ ovvio che, qualora la
classificazione e/o la nomenclatura cambiasse, deve essere modificata la
classificazione dell’ospedale, considerando i parametri sopra indicati (quindi
non il livello più basso, ma sempre quello intermedio).
Pertanto è indispensabile che
l’Ospedale di Portoferraio, unico ospedale dell’Isola, sia dotato delle
caratteristiche che possano garantire alla popolazione i servizi nel caso in
cui rimanga isolata e c’è impossibilità al trasferimento in elicottero o via
mare. Di conseguenza l’Ospedale di Portoferraio deve avere le caratteristiche
di quello che attualmente è denominato Ospedale di Base.
2) Garantire la possibilità agli
elbani di essere seguiti in loco per patologie che non richiedono centri di
2°-3° livello. Considerare le spese che gli Elbani sostengono sia per ricoveri
personali, sia per assistenza a famigliari.
3) In un’ottica di Area Vasta (ad
esempio in un futuro dipendendo da Pisa) l’Isola DEVE avere una sua IDENTITA’
INSULARE, avente diritto ad una serie di prestazioni in virtù della sua
peculiarità. Nel caso questa identità non sia riconosciuta, esiste il rischio
di essere confusi e travolti dalle necessità di chi opera sulla costa.
4) Riconoscimento di zona
disagiata in quanto insulare e montana, ma anche con utenza tipo città, non
significa isolamento professionale. Anzi ciò che deve essere incentivato nel
progetto è un costante aggiornamento con i centri di riferimento;
così pure deve essere previsto un percorso dall’Università o da Centri di 2-3°
livello verso l’Elba.
5) Fare Rete significa
aggiornamento, condivisione di percorsi, protocolli, linee guida; attenzione a
non scivolare sulla “migrazione giornaliera” di personale, dal continente verso
l’Elba e viceversa, che finisce per essere poco motivante, onerosa, più adatta
a “soldati di ventura” che a professionisti in ambito sanitario.
Ospedale
Le
caratteristiche sono quelle indicate nell’ Ospedale di Base (regione Toscana)
con riferimento alla legge nazionale (Balduzzi 9.2.1).
Pronto
Soccorso-
con 3 posti per Breve Osservazione
(O.B.I),(per adulti);
eviterebbe ricoveri impropri di persone
che non possono eticamente essere inviate a domicilio (es. sindromi
vertiginose, patologie non gravi ma spesso invalidanti che si risolvono di
solito in 24 h); osservazione ed evoluzione del paziente la cui patologia
necessita di ricovero e/o trasferimento.
per i bambini O.B.I. in Pediatria (ambiente più idoneo)
Attualmente:11
medici, 12 infermieri, con rinforzo
estivo.
L’aggiunta della O.B.I. per
adulti è indispensabile;
considerare un aumento del
personale:
medici: 15; con rinforzo nel
periodo dal 1/06 al 30/09 (18)
garantendo 2 medici per turno da
maggio a metà ottobre
personale infermieristico: con la
B.O. dovrebbero essere 15, con rinforzo estivo (18)
spazi adeguati, stanza Rosa
118: gestito
dalla Centrale Operativa
Punti P.E.T: per tutto l’anno, H/24 a Portoferraio
da giugno a settembre: dalle 8
alle 20 (Porto azzurro e Marina di Campo)
Applicare il correttivo specifico
per le zone con particolare difficoltà di accesso (Balduzzi 9.1.3)
Life pak per emergenza urgenza
- rete
IMA di EU in caso di infarto per la trasmissione di consulto ed EGC
Anestesia-Rianimazione:
H/24- attualmente 6/7 anestesisti
Occorrerebbero: almeno 8
anestesisti (in relazione all’attività
chirurgica e alla sua auspicata crescita)
Occorrerebbero: Posti letto di
terapia intensiva: 2
Servizi di
supporto in regime di guardia attiva o di pronta disponibilità H/24:
Laboratorio analisi
Indispensabile
garantire un servizio di guardia H/12 e di reperibilità notturna e festiva.
Tecnici
laboratorio: 6
Dirigenti di
laboratorio: 3
Centro emotrasfusionale
Radiologia-
Attualmente: 2-3
radiologi (di cui solo 1 sull’Isola) dedicati all’Elba, 1 a rotazione
Occorrerebbero:
4 radiologi, 3 presenti sull’Isola
Tecnici
radiologia: 4
Diagnostica
per immagini: Rx, Ecografia ,TAC, RMN (indispensabile avere RMN
sull’isola)
Telerefertazione
Medicina
U.O.C.
(alta-bassa intensità)- sub intensiva 3 letti
Letti bassa intensità: 20
Alta intensità: 10
+ 2 stanze per pazienti con
problemi psichiatrici (3 letti)
Medici: 7+1;
occorrerebbe: 8+1
Attualmente: Infermieri:22; 10/11
OS; 1 coordinatore di setting, 1 di area
Occorrerebbero: 24 infermieri
E’ indispensabile avere una sezione di cardiologia; attualmente c’è
1 solo cardiologo in servizio c/o la Medicina
Oncologia
E’ un D.H. della Medicina (1
medico+ 2 infermieri e mezzo)
Occorrerebbero 2 Medici
Materno-Infantile:
Ostetricia:
Medici: 4 ginecologi+ 1 a
rotazione
Punto nascita- neonatologia 1° livello (in situazione di
emergenza può trasformarsi in 2° livello sino al trasferimento)
Parto indolore
Pediatria:
letti per degenza, D.H e Breve
osservazione pediatrica: 4
Neonati: 6 letti
Medici: 4 pediatri- è il numero
minimo indispensabile per garantire guardia diurna 8-20 e reperibilità
notturna
Infermieri: 9
Ostetriche: 9
OS:1
Si segnala che questo Reparto è
un’eccellenza, con grande impegno di poche persone mantiene un servizio
prezioso per tutta la comunità insulare e turistica. La Breve osservazione
iniziò nel 2003. Attualmente: 200 B.O/anno; 100 Ricoveri; appoggi dai reparti di
ortopedia e chirurgia
In programma: Teleconsulto
pediatrico.
S.T.E.N. (In tutta la Toscana funziona il servizio di Trasporto di
emergenza neonatale garantito dalla neonatologia di Firenze, Pisa; per l’Elba
il servizio non c’è); il servizio è indispensabile
Dialisi
Letti: 15
Medici: 2
Infermieri:7
Os: 1; ne occorrono 2
Cure
palliative
Terapia del
dolore
Questo è uno degli esempi
positivi di realizzazione di un servizio di eccellenza, gestito da un piccolo
gruppo di anestesisti, preparati, motivati, presenti sull’Elba.
Recentemente è stato iniziato
anche il parto indolore.
Polo
Chirurgico: attualmente critico
Traumatologia-Ortopedia:
indispensabile un reparto di
buon livello, con U.O.C sull’isola.
Medici: 4 ortopedici (minimo), di
cui almeno 3 stanziali + 1 direttore di U.O.
Attività che, dopo la distruzione
avvenuta nel 2009, deve essere ripresa.
Personale preparato, un
direttore preparato, motivato, che “vuole ricostruire”.
Attività chirurgica: traumatologica (valutando il tipo di problematica,
salvo lesioni gravi al bacino e vertebrali), attività di urgenza e urgenza
differita H/24; ortopedica: Day Surgery-
Day Hospital- Week surgery (artroprotesi
da valutare in base al paziente)
Ambulatori generali con annesse visite di P.S; applicazione gessi; consulenze
nei reparti
a latere: ambulatori specialistici in ambito ortopedico
Guardia diurna; reperibilità doppia notturna e festivi
Presenza attiva di fisioterapista in reparto
Chirurgia
generale- indispensabile
un reparto di buon livello
Indispensabile avere una
U.O.C. con 1 Direttore preparato, brillante, in grado di formare e far crescere
una squadra.
Possibilità di frequentare altri
centri per aggiornamento e chirurghi del continente che vengano all’Elba.
Sarebbe auspicabile un’attività di durata minima settimanale e non giornaliera.
Chirurgia addominale di buon
livello (incidenti gravi a causa del tipo di territorio, del salmastro
mattutino sulle strade)
Chirurgia generale mini invasiva
con tecnica di laparoscopia avanzata- Day Surgery- Day Hospital- Week Surgery
Medici: 6+1
Infermieri: 10-se attività
incentivata 12
OS: 3
Endoscopia digestiva: H/12
+reperibilità
Reperibilità: Urologia,
oculistica
Centro
Iperbarico
Sia per la terapia per incidenti
da decompressione, sia per altre patologie in cui è indicata
In attesa di nuova Camera
Iperbarica
Elisoccorso- avviene
sull’elisuperficie situata sul tetto dell’ospedale
Piano B: in caso di avversità meteo è previsto l’utilizzo dell’
aeroporto di La pila (di giorno avviene), ma dopo le 17-19 (a seconda della
luce solare) non c’è più la possibilità in quanto nel dicembre 2012 è stata
decisa la soppressione del servizio notturno. Andrebbe riattivato. Ovvero
riattrezzato con le luci notturne e attivata una reperibilità del personale
addetto.
Occorre considerare che da un
punto di vista della sicurezza per tutta l’isola, in caso di calamità,
evacuazione improvvisa, l’aeroporto (unico dell’isola) deve essere disponibile
di giorno e di notte.
Ospedale di
Comunità:
Attualmente 8 letti- di cui 2
sono dedicati ad Hospice
Occorrerebbe un ampliamento: 14 letti
E’ un ottimo servizio;
adeguamento del numero di personale se ampliamento
AMBULATORI
specialistici:
neurologia,
E.E.G, diabetologia (piede diabetico), cardiologia, gastroenterologia,
endocrinologia, allergologia, pediatria, ginecologia, NPI, Fisioterapia,
medicina dello sport, dietologia, nefrologia, dermatologia, senologia, pneumatologia,
ematologia, reumatologia (questi occorrerebbero, attualmente i pazienti
devono recarsi in continente)
Ortopedia,
chirurgia, endoscopia, ORL, Oculistica (con possibilità di interventi ad es.
cataratta per anziani), Urologia, Odontoiatria
Corsi di
Aggiornamento con frequenza periodica per medici, infermieri;
si potrebbe utilizzare anche la
modalità videoconferenza in molte situazioni.
Collegamento con Università e centri di 2°-3° livello, da e per L’Elba
Direzione Sanitaria: presente sull’Isola, con personale motivato a
gestire al meglio la sanità sull’Isola. In passato gestioni a “scavalco”
isola-continente sono state disastrose.
TERRITORIO
Integrazione tra Ospedale e Territorio
Una buona collaborazione tra
Medici di Medicina generale, Pediatri e Ospedale consente la realizzazione di
una migliore continuità assistenziale.
Direzione zonale:
presente sull’Isola, con personale motivato ad una gestione ottimale della
sanità sull’Isola.
Ospedale di Comunità
Riabilitazione
Logopedia
Fisioterapia
Fisiatria
Percorso ictus- la parte ospedaliera di gestione dello stroke
(diagnosi, terapia fibrinolitica,
stabilizzazione del paziente) è stata iniziata dal 2012 all’Elba grazie
alla disponibilità, preparazione di brillanti medici: una neurologa, P.S.,
medicina, anestesisti; è un esempio di eccellente integrazione di specialisti,
senza possedere le risorse di una stroke unit (1)
Servizi per la salute mentale: attività psichiatrica svolta in ambito
ospedaliero e territoriale
SERT
Agevolare i servizi sul territorio per tutte le attività che possono
essere svolte localmente
Disabili: Richiesta esenzioni, certificazioni, verifiche
Visite per Patenti
Continuità assistenziale attraverso i percorsi integrati:
Agenzia Ospedale-Territorio, RSA,
ADI
Servizio vaccinazioni
Consultorio: preferibilmente situato non all’interno dell’ospedale
Screening: continuare a promuoverli
Agevolare chi abita in zone disagiate per esecuzioni accertamenti
Ad es:la Casa della salute con
una adeguata organizzazione in 2 punti periferici dell’Isola.
Ufficio Protesi: DEVE essere ben funzionante, con possibilità di
reperire rapidamente il materiale da utilizzare (attualmente il deposito è a
Piombino)
Centri diurni per seguire disabili, anziani, cittadini fragili
Carcere
Agevolare il personale che viene a lavorare all’Elba (personale
che è assunto per l’Elba, spesso è “scippato” sul continente), motivato,
premiato, sapere che si può fare carriera; le eccellenze sull’Elba ci sono,
devono essere valorizzate!
Agevolare l’alloggio nella fase iniziale quando il personale è assunto
sull’Isola.
Collegamento con Università e centri di 2°-3° livello
Possibilità di rotazione per aggiornamento, ma evitare il pendolarismo
quotidiano: minor motivazione, in caso di maltempo il personale non arriva,
turni di maggior durata per gli operatori insulari, disagio per l’utenza causa
appuntamenti o interventi mancati.
Se c’è semplificazione, facilità
nella diagnostica e nel seguire percorsi terapeutici in caso di grave
patologia, sarà possibile che il cittadino sia seguito al meglio, anche se
abitante o turista su un’isola. Purtroppo, molte difficoltà logistiche, in caso
di patologie importanti penalizzano la persona e la sua famiglia.
Il Piano Sanitario Regionale
della Toscana pone la persona al centro
“La sfida dei prossimi anni sarà
rappresentata dallo sforzo di garantire ad ognuno servizi e cure basati sul
proprio profilo di salute, tenendo conto della variabilità individuale nel
rapporto fra struttura genetica, fattori ambientali, stile di vita, genere e
storia dell’individuo”.
Prevedere anche una convenzione con l’Associazione Albergatori per i
famigliari che assistono pazienti ricoverati in continente.
Conclusioni
E’ possibile pensare ad un
modello innovativo, un prototipo che potrebbe diventare un investimento per il
futuro; non solo, potrebbe dare un notevole riflesso positivo sulla Regione
Toscana, sull’Italia e sull’Europa.
L’Isola d’Elba è molto amata dai
turisti del nord Europa, è una delle mete preferite.
Forse si tratta di cambiare
l’approccio al problema, ovvero di attuare in un certo senso una “rivoluzione
copernicana”.
Un modello sperimentale insulare,
applicando le caratteristiche indicate nell’Ospedale di Base (regione Toscana),
considerando la possibilità di appellarci a quanto previsto dalla legge
nazionale (Balduzzi 9.2.1) di poter usufruire dei servizi sopra indicati in presidi
ospedalieri di aree disagiate (zone montane, isole) anche con un numero di
abitanti di riferimento inferiore ad 80.000, potrebbe essere realizzato,
mediante una deroga.
Marialuisa Chiappa, Mario Balatresi, Manola Balderi per Comitato Elba Sanità nei CER
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