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Riassunto
pag. 3
Premessa
pag. 3
Proposta pag. 5
Modello ospedaliero insulare: Ospedale di base pag. 5
Territorio pag. 7
Carcere pag. 7
Elba: laboratorio di ricerca dell’Università pag. 8
Tabella riassuntiva: Ospedale di base- Servizi presenti- Servizi mancanti pag.9
Conclusioni
Conferenza dei Sindaci dell’Isola d’Elba, Commissione
Sanità
pag.11
Progetto
sanità insulare Isola d’Elba
Riassunto
Si propone un modello innovativo
di sanità insulare per l’Isola d’Elba, terza isola italiana, la maggiore delle
Isole minori: l’Isola come laboratorio di ricerca dell’Università.
Gli autori tracciano un percorso
che potrebbe aprire un nuovo scenario nell’ambito sanitario insulare italiano.
In Europa sono presenti realtà
che hanno già intrapreso il percorso come laboratorio di ricerca: isola di
Malmö (Svezia) e Isola di Gozo (Malta).
La specificità insulare richiede
di essere declinata con modalità particolari rispetto alle problematiche
continentali e di conseguenza di fruire di servizi in ambito sanitario
riconducibili a quelli di un Ospedale di
base (nell’ambito dell’attuale classificazione regionale) e di realizzare un’eccellente continuità assistenziale sul
territorio.
Per facilitare la lettura si
indicano in “corsivo” i servizi che non sono presenti attualmente sull’Isola
d’Elba e sarebbero utili a completare il quadro.
Premessa
L’Isola d’Elba sintetizza tre
realtà in una: isola, montagna, città.
Superficie: 223 km2; coste: 147 Km;
lunghezza massima in direzione est-ovest è di circa 27
km, da Nord a Sud circa 18 km.
Distanza
dal continente: 14,04 Miglia Nautiche (26 Km)
distanza rotta di navigazione Portoferraio-Piombino; tempo di percorrenza nave:
1,10 ora circa. (La distanza in linea d’aria di 10 Km è quella tra i punti più
vicini: Cavo-Piombino).
Altitudine massima: 1019
m- Monte Capanne
Abitanti: 33.660
residenti; da aprile a ottobre flusso turistico: da 150.000 a 200.000 (dato
numerico sicuramente sottostimato in quanto non può tener conto dei visitatori
che approdano sul territorio attraverso la nautica da diporto).
La specificità insulare determina
un approccio diverso rispetto alle problematiche continentali. Il cittadino
elbano deve avere gli stessi diritti e servizi di un cittadino che vive in una
grande città, in particolare nell’ambito della gestione dell’emergenza-urgenza;
servizi specialistici di buon livello che gli consentano di essere seguito in
modo adeguato in loco; per patologie gravi trasferimento c/o centri di 2°-3°
livello.
Il fattore “avversità meteo” che
negli ultimi anni non è più un dato occasionale ma è assai frequente (negli
ultimi 6 mesi mediamente 3 episodi mensili) implica tre considerazioni:
a) in caso di impossibilità al
trasferimento occorre poter stabilizzare e seguire adeguatamente il paziente in
loco;
b) l’impossibilità di medici ed
infermieri del continente a raggiungere l’isola causa rinvio di interventi e
visite programmate;
c) l’impossibilità da parte del
paziente di eseguire accertamenti prenotati e terapie in continente con
conseguente rinvio ad altra data; tutto ciò con grave disagio per il paziente
ed i suoi famigliari.
Il turismo proveniente
dall’Europa e da tutto il mondo (in particolare dopo il bicentenario
napoleonico), caratterizzato da un’utenza di età compresa dai primi mesi di
vita all’età avanzata, richiede di avere uno standard sanitario elevato. Oggi
nella qualificazione delle strutture recettive turistiche si considera anche la
qualità del servizio sanitario offerto.
La mancanza o carenza di servizi
sanitari e l’informazione che oggi questo territorio sia coperto da un ospedale
di prossimità potrebbe quindi ripercuotersi negativamente non solo sulla salute
dei cittadini elbani ma deprimere anche il sistema economico e sociale
dell’intero territorio. Di conseguenza il servizio sanitario elbano non può
essere limitato a un servizio in rete o relegato ad un presidio di prossimità.
L'insularità Elbana è una condizione che richiede una particolare
attenzione al fine di garantire in loco la massima presenza di attività
nell'ambito della casistica riconducibile all'attività di Ospedale di base ed
alle specialistiche di 2° livello.
La domanda ospedaliera Elbana è
rappresentata oggi da 3863 ricoveri Ordinari e in Day Hospital; di questi 2769
sono soddisfatti nel Presidio Ospedaliero di Portoferraio e 1094 sono le
prestazioni che i cittadini elbani cercano in altri Presidi.
Esaminando i dati forniti
dall'Agenzia Regionale di Sanità e dal Bilancio della stessa ASL 6 si osserva
che:
1) le prestazioni fornite da
altri Presidi Ospedalieri diversi da quello di Portoferraio sono
prevalentemente di 1° livello avente un peso Drg non superiore a 1 e che la
stessa DGR 1235 prevede debbano essere fornite dall'ospedale di Portoferraio;
2) il valore economico sottratto
al Presidio di Portoferraio ammonta a circa 5 milioni di euro che equivalgono a
circa 50 posti di lavoro a tempo indeterminato.
3) il valore economico sottratto
alla Comunità Elbana in termini di viaggi, giornate di lavoro perdute dalle
famiglie, ecc è stimato in circa 3 milioni di euro.
Da questo primo indicatore se ne
deduce che la debolezza del Presidio Ospedaliero di Portoferraio relativamente
all'attività di base ed a quella programmata produce un rilevante danno sia al
principio delle pari opportunità per i cittadini elbani, sia all'economia
elbana che perde, per questa via, un equivalente di circa 8 milioni di
euro/anno.
Da qui un primo comune obiettivo:
restituire al Presidio di Portoferraio le capacità di fornire prestazioni in
grado di soddisfare le esigenze dei pazienti ed intercettare così la domanda
oggi in “fuga”.
Il 10% del fondo è
attribuito alle aziende sanitarie sulla base della popolazione residente pesata
in relazione alle condizioni socio-ambientali del territorio delle aziende
medesime. Alla determinazione di tali condizioni si perviene utilizzando le
seguenti quote ed i seguenti pesi: Isole 10,00 (collina litoranea 1,5); popolazione in centri abitati da 10.001 a
50.000, peso: 2.
Inoltre si richiede una specifica
previsione di un fondo destinato alla specificità della realtà insulare.
L’Elba, non potendo autoreggersi,
deve fare sinergia con altre strutture: Università, ASL.
Sono individuati due piani di
lavoro:
a) immediato: “stabilizzando”
l’attuale situazione sanitaria
b) proiezione nel futuro: l’isola
considerata come laboratorio di ricerca dell’Università.
Proposta
1)
Le caratteristiche del modello ospedaliero insulare
consone all’Elba corrispondono a quelle riportate nell’attuale classificazione dell’ospedale di base (4 livelli
attuali regionali): “Lo standard minimo
delle funzioni operative da garantire: Pronto Soccorso, Medicina interna,
Chirurgia generale, Cardiologia h24, Anestesia e Rianimazione H/24, Ortopedia e
Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia e Neonatologia/Pediatria, Punto Nascita,
Oncologia secondo la programmazione regionale, Terapia sub-intensiva
multidisciplinare, Radiologia, Laboratorio, Immuno-trasfusionale, Centro di
Emodialisi, funzione di Endoscopia digestiva h12, Riabilitazione con letti
codice 56 secondo la programmazione aziendale”.
1.1 Centro
Iperbarico
1.2
Telerefertazione
1.3
Elisoccorso; S.T.E.N (trasporto emergenza
neonatale)
1.4 Ospedale
di Comunità
1.5 Servizio
farmaceutico
1.6 Servizio di
Neuropsichiatria Infantile (NPI)
Note:
E’ da
ricordare che secondo gli standard i Posti letto previsti in una percentuale
non inferiore a 3,7 ‰ per abitanti (calcolando anche solo i residenti 33.660)
dovrebbero essere: 124 posti letto; di cui 0,7 ‰ : 23 posti letto per
riabilitazione e lungodegenza post acuzie. Attualmente i posti letto totali
sono 75.
a)
Emergenza-Urgenza.
Pronto Soccorso: sono previsti letti di
Breve osservazione intensiva (O.B.I
per adulti; O.B.I per bambini in Pediatria), considerando due medici per turno
e rinforzo nel periodo da maggio a ottobre; numero adeguato di personale
infermieristico.
*L’incremento
e il potenziamento di posti letto di OBI dedicati all’approfondimento
diagnostico del dolore toracico (chest pain unit), per identificare più
facilmente i pazienti critici in considerazione del fatto che la casistica
elbana è rappresentata da 180 casi/anno di infarto miocardico acuto, da 296 casi
di Scompenso e da 475 casi di patologie riconducibili all'apparato
circolatorio.
*Il trattamento
delle vasculopatie cerebrali acute rappresenta 105 casi/anno.
*Il
trattamento di pazienti politraumatizzati (PST), garantendo un intervento
immediato, anche chirurgico, delle lesioni determinanti instabilità prima di un
eventuale trasferimento ad una struttura di livello superiore.
*Stanza Rosa;
creazione di spazi idonei per codici bianchi e verdi.
*Percorsi di
accesso all’Elisuperficie; sedi alternative sull’Isola in caso di impossibilità
di atterraggio sull’Elisuperficie.
Servizi di supporto in regime di
guardia attiva o di pronta disponibilità H/24:
Anestesia-rianimazione
guardia attiva H/24; con alcuni letti di sub intensiva in cui seguire anche pazienti ASA 3
Laboratorio
analisi: servizio di guardia H/12 e di reperibilità notturna e festiva
Centro
trasfusionale
Radiologia:
diagnostica per immagini: Rx, Ecografia, TAC; RMN (indispensabile sull’isola); telerefertazione. Servizio di guardia H/24 per i tecnici;
Guardia H/12 e reperibilità per i radiologi
Traumatologia e chirurgia d’urgenza
di elevato livello
Servizio di cardiologia, con
reperibilità cardiologica
Nel 2014:
16.533 accessi di P.S; trasferimenti in elicottero: 178
118: gestito dalla Centrale Operativa
Punti P.E.T:
per tutto l’anno, H/24 a Portoferraio
da giugno a
settembre: dalle 8 alle 20 (Porto azzurro e Marina di Campo)
Rinforzo delle
Ambulanze 118 e potenziamento delle loro capacità di prendersi carico del
paziente critico, considerando i tempi di percorrenza.
Applicare il
correttivo specifico per le zone con particolare difficoltà di accesso
(Balduzzi 9.1.3)
Life pak per emergenza urgenza
- rete IMA di EU in caso di infarto per la
trasmissione di consulto ed EGC (inserito nel Progetto del Ministero)
Guardia medica, potenziamento estivo
b) Medicina U.O.C- alta-bassa
intensità; letti sub intensiva; sezione
cardiologia;
stanze e spazi dedicati a pazienti con problemi psichiatrici
Oncologia: è D.H. della medicina.
c) Materno-Infantile: Ostetricia,
parto indolore; Punto nascita: neonatologia 1°livello (in situazione di
emergenza può diventare 2° livello in attesa del trasferimento); Pediatria:
degenza, D.H, OBI pediatrica; teleconsulto pediatrico con la Fondazione Monasterio di Pisa per il
monitoraggio e il trattamento delle malformazioni cardiache congenite; Guardia
diurna pediatrica 8-20 e reperibilità
notturna e festiva; S.T.E.N (presente
in tutta la Toscana, non all’Elba).
Nel 2014: Parti: 210; O.B.I: 200; ricoveri:100; appoggi da ortopedia
e chirurgia
c) Emodialisi (inserito nel
Progetto del Ministero)
d) Cure palliative, terapia del
dolore: funzionanti
e)Traumatologia-Ortopedia: indispensabile un reparto di buon livello, con U.O.C
sull’isola, con personale prevalentemente stanziale. Si segnala che per la
morfologia dell’isola (mare-monti), per il turista che ha grave trauma causato
da cadute da scogli a picco, dirupi, montagna, incidenti da pesca, incidenti
moto, bicicletta; per il cittadino elbano che vive sull’isola è indispensabile
avere una traumatologia di buon livello.
Attività che,
dopo la distruzione avvenuta nel 2009, deve essere ripresa con personale
preparato, un direttore preparato, motivato, che “vuole ricostruire”.
Attività chirurgica: traumatologica (valutando
il tipo di problematica, salvo lesioni gravi al bacino e vertebrali), attività
di urgenza e urgenza differita H/24;
attività ortopedica: Day Surgery- Day Hospital-
Week surgery (artroprotesi da valutare
in base al paziente)
Ambulatori generali con annesse visite di P.S;
applicazione gessi; consulenze nei reparti; ambulatori specialistici in ambito
ortopedico.
Guardia H/12;
reperibilità doppia notturna e festivi;
consulenza
fisiatrica
f) Chirurgia
generale- indispensabile un reparto di buon livello, U.O.C. (Unità
operativa Complessa)
Chirurgia
addominale di buon livello (incidenti gravi a causa del tipo di territorio); Chirurgia
generale mini invasiva con tecnica di laparoscopia avanzata- Day Surgery- Day
Hospital- Week Surgery.
Una chirurgia
“rivitalizzata”, con direttore e personale motivati è importante in una
struttura ospedaliera insulare.
Nell’eventuale
difficoltà di garantire un adeguato livello di prestazioni si prevede di
ricorrere ai chirurghi delle risorse del sistema aziendale, oltre
l’organigramma stabile.
Endoscopia
digestiva: H/12 +reperibilità
Reperibilità:
Urologia, oculistica
g) Centro Iperbarico: Sia per la terapia
per incidenti da decompressione, sia per altre patologie in cui è indicata
(inserito nel progetto del Ministero)
1.7 Ambulatori specialistici: neurologia,
diabetologia, cardiologia, gastroenterologia, endocrinologia, allergologia,
pediatria, ginecologia, Servizio di Neupsichiatria Infantile (NPI),
Fisioterapia, medicina dello sport, dietologia, nefrologia, dermatologia*,
senologia*, pneumologia, ematologia,
reumatologia, E.E.G.
Ortopedia,
chirurgia, endoscopia, ORL*, Oculistica* (con possibilità di interventi ad es.
cataratta per anziani), Urologia*, Odontoiatria: adulti e bambini.
Note:
a)
* per questi servizi (segnati con asterisco*) i
cui reparti non sono presenti sull’isola, ci si avvale della collaborazione del
centro ospedaliero in continente più vicino e/o del centro Universitario afferente
b)
Per i servizi: ematologia, reumatologia, esecuzione E.E.G i pazienti si recano attualmente a Piombino; in futuro potrebbero essere eseguiti in loco.
c) Personale: almeno per 2/3 dovrebbe
essere stanziale, per le difficoltà oggettive a raggiungere l’isola in caso
di avversità meteo con conseguente rinvio di attività programmate e disagio per
l’utenza; agevolare il personale che lavora e risiede sull’Isola (abitazione, trasporti); per
quanto concerne le graduatorie: coloro
che rinunciano alla Zona Elba saranno inseriti in fondo alla graduatoria (come
accade in tutte le altre sedi)
d) Direzione in loco, mantenimento delle U.O.C
(Unità operative complesse), possibilità di carriera per chi opera sull’isola.
e) Implementare l’aggiornamento professionale
per tutto il personale
f) Si segnala assenza di un ufficio
informazioni all’ingresso dell’ospedale
2) Territorio: L’Integrazione Ospedale e Territorio, grazie a una
buona collaborazione tra Medici di Medicina generale, Pediatri e Ospedale
consente la realizzazione di una migliore continuità assistenziale. Una
particolare attenzione meritano le zone più disagiate dell’Isola d’Elba (es.
Pomonte, Chiessi)
Ospedale di Comunità:
potenziato
2.1 Riabilitazione,
Logopedia, Fisioterapia, Fisiatria
2.2 Percorso
ictus
2.3 Servizi
per la salute mentale: attività psichiatrica svolta in ambito ospedaliero e territoriale,
SERT. Potenziamento del servizio di psicologia per adulti e bambini (decurtato
negli ultimi anni)
2.4 Agevolare
i servizi sul territorio per tutte le attività che possono essere svolte
localmente; Disabili: richiesta esenzioni, certificazioni, verifiche,
visite per patenti
2.5 Continuità
assistenziale attraverso i percorsi integrati:
Agenzia
Ospedale-Territorio, RSA, ADI
L’assistenza
domiciliare integrata (ADI) si occupa di ca 300 pazienti/anno semplici,
200/anno complessi (anziani con gravi fratture, post ictus, SLA, stati con
compromissioni di vigilanza, oncologici); ca 50 pazienti necessitano di cure
palliative. Attualmente ADI è un servizio di 1° livello; sarebbe auspicabile
che diventasse di 3° livello con personale esclusivamente dedicato, con
adeguato numero di IP, supporto di Fisioterapia e Psicologia (come in altri
distretti provinciali)
2.6 Percorsi agevolati
per cittadini fragili, oncologici, patologie croniche
2.7 Servizio
vaccinazioni
2.8 Consultorio: preferibilmente situato fuori dall’ospedale
2.9 Screening
2.10 Agevolare
chi abita in zone disagiate per esecuzioni accertamenti: ad es:la Casa
della salute con un’adeguata organizzazione in 2 punti periferici dell’Isola;
Bottega della salute
2.11 Ufficio
Protesi
2.12 Centri diurni per
seguire disabili, anziani, cittadini fragili
3)
Carcere:
il concetto
globale di salute in carcere inteso non solo come assenza di malattia, ma come
stato di benessere fisico, mentale e sociale è il risultato di scelte
istituzionali coordinate che pongono una particolare attenzione all’ambiente,
ai luoghi di vita, alla formazione, al lavoro, alle relazioni e a tutte i
fattori che più in generale possono migliorare le condizioni di vita della
popolazione detenuta. Trattandosi di una realtà molto complessa, può
diventare un modello da proporre in altre realtà insulari dotate di carcere.
(v. modello isola di Wight- Regno Unito)
4)
Trasporto pazienti: per i pazienti che si
recano in continente per accertamenti e terapie accordi con compagnie di
navigazione, compagnie aeree per migliorare il trasporto (ad es. navi dotate di
ascensore; tariffe agevolate per voli in aereo con Fi-Pi-Si); per i famigliari
che assistono persone ricoverate in continente possibilità di agevolazioni
per il periodo di soggiorno tramite accordi con l’associazione albergatori
*
* *
Sanità veterinaria: per l’applicazione della legge della
Regione Toscana-LR n.59 del 20/10/2009 (Norme tutela animali d’affezione, prevenzione
randagismo, anagrafe del cane), in particolare articolo 30 canile-rifugio,
articolo 34 e 35 adeguata cura delle colonie feline: individuare in
Portoferraio e nell’Isola luoghi/box di prima accoglienza per cani randagi e
personale dedicato. Eventuale promozione alla realizzazione di un canile
comprensoriale. Potenziamento del servizio veterinario da una unità a due
unità, a proiezione di area vasta per la campagna di sterilizzazione delle
colonie feline.
5)
In un’ottica di un progetto insulare innovativo, l’isola d’Elba potrebbe essere considerata come laboratorio di ricerca dell’Università di Pisa
6)
I servizi sanitari potrebbero essere
“stralciati” dalla rimanente organizzazione dei servizi, selezionati in modo da
formare un mondo a sé stante che interagisce con il polo universitario.
7)
Nell’ottica di laboratorio di ricerca, ad es. la
medicina d’urgenza può diventare parte integrante del corso di
specializzazione, attuando parte del percorso universitario teorico-pratico
sull’Isola d’Elba, con la presenza di “tutor”. Ciò comporta un aggiornamento
continuo e maggior prestigio per l’attività svolta sull’isola a tutti i
livelli. Inoltre un’opportunità per l’Università di acquisire il “territorio
insulare”, con la presenza di un carcere, come luogo di ricerca.
Tabella riassuntiva dei servizi presenti e mancanti
rispetto all’Ospedale di Base
Ospedale di Base
|
Servizi Presenti
|
Servizi
Mancanti
|
Pronto
Soccorso
|
Pronto
Soccorso (prevista O.B.I: Breve osservazione intensiva)
|
Breve osservazione in P.S (v.pag.5)
|
Anestesia-Rianimazione
H/24; terapia sub-intensiva multidisciplinare
|
Anestesia-Rianimazione
H/24; terapia sub-intensiva
|
Letti di sub-intensiva per seguire anche pazienti
ASA3 (v. pag 6)
|
Laboratorio
analisi: servizio di guardia H/12, reperibilità notturna e festiva
|
Laboratorio
analisi: servizio di guardia H/12, reperibilità notturna e festiva
|
|
Centro
immuno-trasfusionale
|
Centro
emotrasfusionale
|
|
Radiologia:
Rx, Eco, TAC, RMN; telerefertazione
|
Radiologia:
Rx, Eco, TAC; tele refertazione; guardia H/12 tecnici e reperibilità
radiologi
|
RMN; guardia H/24 tecnici
|
Cardiologia
H/24
|
Sono
presenti alcuni cardiologi nell’organico di medicina
|
Reperibilità cardiologica
|
Medicina
Interna
|
Medicina:
alta-bassa intensità; letti sub intensiva; stanze dedicate a pazienti psichiatrici
|
Sezione di cardiologia
|
Oncologia,
secondo programmazione regionale
|
Oncologia
|
Percorso oncologico
|
|
Cure
palliative-Terapia del dolore
|
|
Ostetricia-ginecologia-Punto
nascita
|
Ostetricia-Parto
indolore-Punto nascita-neonatologia
|
|
Pediatria
|
Pediatria:
degenza, D.H, O.B.I pediatrica
|
|
Emodialisi
|
Emodialisi
|
|
Traumatologia-ortopedia
|
Attività
ridotta al minimo
|
Traumatologia di elevato livello. U.O.C. Ricostruire
il reparto distrutto nel 2009. (v. pag.6)
|
Chirurgia
generale
|
Attività
ridotta al minimo
|
Chirurgia di buon livello; U.O.C. (v.pag. 6)
|
Endoscopia
digestiva H/12
|
Endoscopia
digestiva
|
|
Riabilitazione
letti codice 56
|
Assenti
|
Letti Riabilitazione codice 56
|
|
Centro
Iperbarico
|
|
|
Elisoccorso
|
S.T.E.N. (trasporto emergenza neonatale)
|
Ambulatori
specialistici
|
Ambulatori
specialistici- NPI (v.pag.7)
|
Ematologia, reumatologia, E.E.G
|
Servizio
farmaceutico
|
Servizio
farmaceutico
|
|
118-gestito
dalla Centrale operativa
|
P.E.T: 12
mesi a Portoferraio; giugno-sett.:8-20(PortoAzzurro- Marina di Campo)-v.pag.6
|
|
|
Guardia
medica- rinforzo estivo
|
|
|
Ospedale di
comunità
|
potenziamento
|
|
Personale
|
Almeno 2/3 stanziale; coloro che rinunciano
all’Elba, inseriti in fondo alla graduatoria; Direzione in loco (v. pag.7)
|
|
|
Implementare aggiornamento professionale del personale
|
Conclusioni
Nel corso di questa sintetica
trattazione è stato delineato un modello innovativo di sanità insulare per
l’Elba, che valorizzi le peculiarità dell’Isola, prospettando un percorso in
due tappe:
a) immediata: “stabilizzando”
l’attuale situazione sanitaria;
b) proiezione nel futuro: l’isola
considerata come laboratorio di ricerca dell’Università.
Per “stabilizzare” l’attuale
situazione sanitaria occorre integrare alcune attività (come indicato nella
tabella riassuntiva pag.9) al fine di migliorare i servizi rendendoli più
adeguati alla realtà insulare, sia per i residenti elbani, sia per i turisti.
Rinforzare l’attività sull’isola
rendendola più autonoma, non significa isolamento insulare, ma una diversa
declinazione della specificità insulare.
L’isola non potendo autoreggersi
farà sinergia con le strutture in continente (ASL, Università), amalgamando le
attività già funzionanti con una fase futura, prevista anche in ambito europeo.
Si guarda al presente in modo
concreto e al futuro in modo innovativo.
In ambito nazionale questo
progetto, se realizzato, potrà diventare un investimento importante per il
futuro con un notevole riflesso positivo sulla Regione Toscana, sull’Italia e
sull’Europa, essendo l’Isola d’Elba nota e amata meta turistica dei Paesi del
Nord Europa.
Nell’ottica dell’Osservatorio
della Sanità delle Isole minori, l’Elba, con le sue peculiarità (terza isola
italiana, morfologia del territorio, caratteristiche della popolazione
stanziale e turistica, presenza di struttura carceraria) potrebbe dare un importante contributo alla
ricerca.
Una collaborazione tra Università di Pisa e Isola d’Elba potrebbe
ridisegnare un modello di sanità insulare non ancora sperimentato, ma
sostenibile.
Conferenza dei Sindaci dell’Isola d’Elba:
Presidente della Conferenza: Mario Ferrari,
Sindaco di Portoferraio
Vice presidente della Conferenza: Anna
Bulgaresi, Sindaco di Marciana
Ruggero Barbetti, Sindaco di Capoliveri
Andrea Ciumei, Sindaco di Marciana Marina
Claudio De Santis, Sindaco di Rio nell’Elba
Renzo Galli, Sindaco di Rio Marina
Lorenzo Lambardi, Sindaco di Campo nell’Elba
Luca Simoni, Sindaco di Porto Azzurro
Gianni Donigaglia, Direttore di Zona ASL 6 Zona
Elba
Luciano Rossi, consigliere delegato alla sanità
del Comune di Portoferraio
Commissione Sanità incaricata dalla Conferenza
dei Sindaci il 27/01/15:
Anna Bulgaresi, Sindaco di Marciana
Mario Ferrari, Sindaco di Portoferraio
Bruno Maria Graziano, Direttore di stabilimento
Ospedale di Portoferraio
Marialuisa
Chiappa, consulente tecnico per i Sindaci dell’Isola d’Elba
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