"PERCHE' MANCA UN LARINGOSCOPIO A FIBRE OTTICHE?" |
IL COMITATO ELBA SANITA': "E' STATO USATO NELLA NOSTRA STRUTTURA AMBULATORIALE FIN QUANDO LO HA MESSO A DISPOSIZIONE UN OTORINO CHE CE L'AVEVA". DUBBI SULLA CREAZIONE DELL'AREA MATERNO-INFANTILE |
“Manca nell’ambulatorio di otorinolaringoiatria di Portoferraio un laringoscopio a fibre ottiche comunemente usato in altri ospedali”. Lo denuncia il comitato Elba sanità: “Siamo stati informati da un cittadino che si è sottoposto ad una visita otorinolaringoiatrica – dicono i suoi responsabili - che è stato usato nella nostra struttura solo quando a visitare è stato un otorino che ne aveva la proprietà”. “Ancora una volta – commenta il comitato - ci sembra che questo sia un esempio di quanto venga a volte trascurata l’efficienza operativa del nostro nosocomio anche negli aspetti più minuti, considerando il costo di tale apparecchio contenuto ed essendo esso di facile reperimento”.
Ma non è l’unico motivo di preoccupazione: si sta approntando la nuova area materno-infantile: “Ancora non conosciamo come venga strutturata – dicono dal gruppo - ma la contiguità immediata fra i reparti Ostetricia, Ginecologia e Pediatria ci lascia alquanto perplessi sia per il possibile pericolo di trasmissione di infezioni in pazienti per definizione estremamente deboli, sia per il disagio psicologico che possono avere dei bimbi in tenera età nell’ascoltare i tormenti delle partorienti o nel vedere scene per loro poco indicate. Se proprio si volesse mantenere tale immediata contiguità bisognerebbe avere l’accortezza di disporre i due reparti in modo che non ci sia questo immediato contatto fisico, sonoro, né tanto meno visivo”.
Una posizione anche a proposito del progetto di calendarizzare in tre giorni la settimana le donazioni di sangue presso il reparto trasfusionale, la così detta Agen-Dona: “Se risulta senza dubbio indirizzato a una razionalizzazione dell’attività di prelievo ed ad ottenere risparmi di gestione – il giudizio - contrasta indubbiamente con l’esigenza di rispettare la disponibilità di tempo dei donatori che si recano a donare il sangue periodicamente o in fase di emergenza per mancanza di plasma. Tale evenienza potrebbe avere la conseguenza di rallentare il ritmo della provvista di sangue soprattutto in un territorio che ha le note difficoltà logistiche di trasporto e di approvvigionamento non riscontrabili viceversa in continente. Una possibile soluzione tesa anche alla razionalizzazione e risparmio di risorse potrebbe essere quella di creare delle sinergie operative fra il reparto trasfusionale e quello di analisi”.
Il comitato parla di questi temi nell’ambito di un intervento dedicato al dibattito sulla sanità. Un intervento in cui dichiara di condividere la posizione della segreteria elbana del Partito Democratico sul nostro servizio sanitario: “Infatti essa - secondo i responsabili del gruppo - assume tanto più valore in quanto proveniente dalla stessa forza politica che guida il governo della Regione toscana. La condividiamo pienamente giacché sulle stesse tematiche siamo più di una volta intervenuti affermando i medesimi principi ed evidenziando le stesse criticità. Sollecitiamo dunque anche tutte le altre forze che compongono il panorama politico della nostra isola a pronunciarsi in modo articolato e non solo generico sulle criticità della Sanità elbana per dare il loro contributo a un dibattito sempre aperto e in definitiva per dare forza a noi e alla nostra opinione pubblica nel confronto costante sia con l’Amministrazione regionale che locale, ma anche cogliendo la responsabilità del Governo centrale che, tagliando indiscriminatamente i trasferimenti alle Regioni, ha penalizzato uno dei diritti fondamentali per cittadini, il diritto alla salute; nel contesto della Conferenza Stato-Regioni, avrebbe dovuto scegliere per una politica di risparmi non lineari, bensì indirizzata verso una scelta altamente selettiva e pienamente condivisa”. |
venerdì 3 settembre 2010 - 01.01 |
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