DIRITTO ALLA SALUTE NEI TERRITORI INSULARI

Da T.news di venerdì 14 maggio 2010
E' VERO, SULLA SANITA' SERVONO DELLE NORME AD HOCdi Michele RAMPINI (Comitato Elba sanità)
 Abbiamo attentamente letto e apprezzato l’intervento della dottoressa Paola Mancuso sulla condizione della sanità elbana in relazione soprattutto al funzionamento e alla legislazione complessiva del Servizio Sanitario nazionale. E’un approccio che condividiamo e che è stato fin dalla nascita del Comitato Elba Sanità oggetto di dibattito al nostro interno.

E’ assolutamente condivisibile il concetto che il diritto inalienabile alla salute non debba essere misurato in base a numeri o percentuali di accesso per garantirne il pieno soddisfacimento, bensì che debba esercitarsi nel pieno rispetto del criterio di uguaglianza e uniformità di prestazioni per ciascun cittadino qualsiasi sia il suo reddito in base al quale deve contribuire alla spesa, qualsiasi sia il luogo di residenza, tanto più qualora questo comporti notevoli disagi rispetto ad altri.

Dietro bilanci e numeri, vi sono persone che soffrono e che giustamente pretendono il pieno rispetto del loro diritto alla salute e della dignità umana.
Tutto questo si può garantire anche a legislazione vigente, ma richiede la volontà politica di chi governa la salute regionale di avere un riguardo particolare per i territori disagiati come il nostro e richiede altresì grande sensibilità e capacità di ascolto delle istanze che provengono dal territorio da parte di tutti coloro che hanno la responsabilità di concretizzare nelle Asl i principi fondanti dei programmi sanitari regionali. Il compito che il Comitato si propone è proprio questo, non solo di ascoltare e mobilitare l’opinione pubblica elbana riguardo una problematica che già tantissimi cittadini hanno subito nella propria esperienza personale, ma anche di sollecitare le Istituzioni non solo locali e in genere la politica ad affrontare con rinnovata decisione le tantissime tematiche che essa pone nella nostra Isola.

Riteniamo tuttavia, in una prospettiva di più lungo respiro che, per affrontare alla radice la questione, sia necessaria una revisione radicale dei principi su cui funziona il nostro servizio sanitario. In questo senso concordiamo ancora una volta con l’analisi della dottoressa Mancuso là dove suggerisce di integrare la legislazione nazionale che stabilisce i principi costituenti del servizio sanitario con il principio fondamentale della uniformità delle prestazioni in tutto il territorio nazionale, isole comprese.

Ci sembra importante affermare in aggiunta a ciò che andrebbe rivisto il dettato per cui le Aziende sanitarie debbano essere gestite esclusivamente come aziende di diritto privato e quindi avere come primo obiettivo il pareggio del bilancio nonché, se esiste, un utile da reinvestire nel rafforzamento delle strutture e dei servizi erogati. Tale principio è giusto se contemperato dall’esigenza di considerare la salute come un bene prezioso e un diritto inalienabile di tutti, quindi un servizio di interesse essenzialmente pubblico e come tale meritevole di essere il primo obiettivo del Servizio sanitario nazionale per tutti indistintamente, pur nel rispetto della buona conduzione economica evitando rigorosamente qualsiasi tipo di spreco, dal più piccolo al più importante.

Viceversa la gestione delle Asl è demandata ad un Direttore generale nella sua qualifica di supremo manager che deve per così dire far quadrare i conti e che ha spesso come solo obiettivo principale un bilancio economicamente soddisfacente. In subordine si trova la Direzione sanitaria. Riteniamo, invece, che l’obiettivo principale debba essere quello su accennato e che quindi le responsabilità maggiori debbano ricadere sul Direttore sanitario, mentre il direttore amministrativo o Direttore generale tecnico dovrebbe operare in subordine con il compito di contemperare le esigenze del servizio con quelle della sua economicità.

E’ sicuramente un obiettivo ambizioso e di lungo periodo che travalica gli interessi immediati della nostra Isola, un obiettivo che comporta una gestione virtuosa di tutte le strutture sanitarie nazionali purtroppo ancora lontane da esserlo uniformemente in tutto il territorio nazionale, ma ci permettiamo già da ora di proporlo e di iniziare a combattere nel nostro piccolo territorio per ottenerlo.

Intervento della Dott.ssa Mancuso su  http://www.tenews.it/visualizzazione/articolo.asp?IdArticolo=31538