Da "Il Tirreno"
L'odissea di un bimbo malato
Dopo varie peripezie arriva al Meyer di Firenze in auto col padre
PORTOFERRAIO. Ha raggiunto l'ospedale Meyer di Firenze, dove doveva essere sottoposto a un intervento chirurgico non in elicottero e neppure in ambulanza. E siccome di traghetti, vista l'ora tarda, non ce n'erano più, ha attraversato il canale grazie a un mezzo navale della Guardia di finanza prima che un'auto lo trasferisse in ospedale. E' quanto accaduto a un bambino che, con i genitori, è stato protagonista di una odissea sanitaria. Il piccolo era ricoverato in ospedale a Portoferraio, in pediatria, per una patologia che richiedeva - come confermato dal personale sanitario del presidio - un intervento chirurgico. E' quindi stato richiesto il trasferimento in elisoccorso nel centro specializzato di Firenze ma l'elicottero non poteva atterrare al Meyer per problemi di maltempo. Nel corso della giornata, non è stato neppure possibile organizzare un trasferimento in ambulanza, usufruendo delle navi di linea. E così, in serata, i genitori del bambino hanno deciso di dimetterlo, contro il parere dei medici, e si sono rivolti alle forze dell'ordine, nello specifico al reparto navale della Guardia di finanza, per riuscire ad arrivare a Piombino. Dal comando provinciale della Finanza è arrivata l'autorizzazione all'utilizzo del mezzo navale e così è stato organizzato il trasferimento. Questi i fatti, rispetto ai quali, però, ci sono numerosi interrogativi ai quali dare risposta. Perché, ad esempio, non è stato possibile trasferire il bambino in elicottero in un aeroporto più vicino a Firenze, anziché - come ipotizzato dall'Asl - a Grosseto? Perché non è stato predisposto in trasferimento alternativo in ambulanza lasciando invece che i genitori del piccolo si organizzassero autonomamente, usufruendo della disponibilità della Guardia di finanza? Domande alle quali cerca di dare una risposta l'azienda sanitaria che ricostruisce l'accaduto pur non chiarendo tutti i dubbi in proposito. «Il primario chirurgo - si legge nella nota dell'Asl - ravvisata la necessità di procedere con urgenza all'intervento richiedeva la consulenza del medico anestesista, il quale suggeriva il trasferire il piccolo paziente al Meyer, non tanto perché l'intervento non potesse essere eseguito nel presidio di Portoferraio ma in considerazione della tenera età del paziente e del desiderio espresso dalla famiglia di far seguire il figlio in un centro specializzato per bambini». Le difficoltà sono state create dalle condizioni meteo su Firenze, come riferisce l'Asl. «L'azienda - dice l'Asl - ha allertato il servizio di elisoccorso Pegaso che però, per avverse condizioni atmosferiche, non sarebbe stato in grado di atterrare a Firenze, ma solo a Grosseto. Ipotesi rifiuta dai familiari». Così in serata i genitori del piccolo «hanno deciso di far dimettere il figlio - spiega l'Asl - contro la volontà del personale medico». A quel punto i genitori si sono rivolti alla Guardia di finanza e in questo modo sono riusciti ad arrivare a Piombino e da qui a Firenze.
23 Gennaio 2011

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