Da T.News Elba
"Io, sotto i ferri durante il black-out all'ospedale"
Ci scrive il paziente operato durante l'interruzione dell'energia elettrica: "Se non ho riportato conseguenze lo devo alla bravura dei chirurghi, le attrezzature non erano alimentate. Il gruppo di continuità non funzionava"
la lettera
Mi sono deciso ad intervenire per rettificare in merito a quanto apparso sulla stampa ed attribuito a comunicato della direzione Asl: Il giorno 6 c.m. mi trovavo in sala operatoria disteso sul tavolo operatorio quando nel bel mezzo dell'intervento è venuta a mancare, per almeno tre volte, la tensione alle attrezzature chirurgiche funzionali all'intervento; ogni volta, dopo il ritorno della tensione, è stato necessario effettuare l'inizializzazione della attrezzatura con conseguente perdita di tempo e naturalmente creandomi un notevole disagio (non è bello trovarsi nel bel mezzo di un intervento a cielo aperto ad aspettare che ritorni la luce).
Se non ho riportato conseguenze, eccetto il comprensibile disagio, lo devo alla professionalità ed all'autocontrollo dei chirurghi e del personale di sala operatoria che certamente hanno sofferto il disagio quanto me e forse più di me.
Quindi quanto apparso sul comunicato stampa della Asl non corrisponde a quanto accaduto: le attrezzature indispensabili all'intervento non erano alimentate! Conclusione: nel mezzo di opere faraoniche che non si capisce bene a cosa servano non potrebbe l'Asl preoccuparsi un pochino anche delle cose essenziali, quelle che servono veramente alla tutela della salute ed a migliorare il lavoro degli operatori professionali? Il gruppo di continuità perché non ha funzionato? E' vecchio? Ha bisogno di manutenzione? E' da sostituire?
sabato 9 aprile 2011 - 12.24
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