Da T.News Elba
Fatti intollerabili, porteremo la sanità elbana alla Camera
di Roberto Marini (presidente provinciale Udc)
l'intervento
Non possiamo più accettare che la nostra struttura sanitaria sia demolita sotto i nostri occhi senza colpo ferire. L’attuale direzione, purtroppo, vede l’Elba come un territorio di miopi, che possono essere convinti con parole vuote. Si parla di ristrutturazioni e di migliorie di ogni tipo, quando invece, nei fatti, si può constatare solo un progressivo impoverimento dei pochi servizi ancora attivi.
Anche in risposta a problemi gravi quali la mancanza di un elicottero di riserva per il 118, l’Azienda si è limitata a rispondere con dei “faremo” e “attiveremo”. Su un tema così importante ci saremmo aspettati un comunicato con delle soluzioni già attive da subito. Non è stato così. Per non parlare dell’ultimo comunicato stampa relativo alla vicenda del black out, un comunicato che minimizza completamente l’accaduto; un comunicato, però, che troppo si discosta da quelle che è la realtà raccontata dai presenti. Un black out durante una seduta operatoria è un evento che definire gravissimo è estremamente riduttivo. L’accaduto dimostra in maniera evidente la leggerezza con cui si opera: è impensabile permettere che venga fatto un intervento sugli impianti elettrici quando una struttura ospedaliera è in piena attività, e soprattutto mentre si sta utilizzando una sala operatoria.
Mettere a rischio la vita di un essere umano, non può comportare il semplice non ripetersi dell’episodio o solo accertare le responsabilità. Non doveva succedere.
L’ospedale è da anni un cantiere aperto, senza che ci sia dato di sapere qual è l’obiettivo o il progetto finale: l’unica cosa certa è che il vecchio peggiora ed il nuovo non esiste. Siamo consapevoli che fare dei lavori all’interno di una struttura ospedaliera sia estremamente difficoltoso, ma solo per i non addetti; chi lo fa deve essere consapevole di tutti gli accorgimenti necessari a garantire l’incolumità delle persone e l’igiene degli ambienti. Di contro i continui disservizi ci dimostrano un’improvvisazione totale e una assoluta incapacità dell’azienda a governare i processi. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, la gestione della sanità sul restante territorio della Provincia non è, di gran lunga, migliore di quella dell’Elba: è evidente dai continui articoli di denuncia che occupano quotidianamente le pagine dei giornali. Che ci sia forse qualcosa che non va?
Poiché crediamo sia inutile chiedere ulteriori spiegazioni alla direzione aziendale e tanto meno l’intervento della Regione, sempre pronta a coprire qualsiasi magagna fatta da suoi nominati, porteremo tali questioni all’attenzione dei preposti organi parlamentari.
Mettere a rischio la vita di un essere umano, non può comportare il semplice non ripetersi dell’episodio o solo accertare le responsabilità. Non doveva succedere.
L’ospedale è da anni un cantiere aperto, senza che ci sia dato di sapere qual è l’obiettivo o il progetto finale: l’unica cosa certa è che il vecchio peggiora ed il nuovo non esiste. Siamo consapevoli che fare dei lavori all’interno di una struttura ospedaliera sia estremamente difficoltoso, ma solo per i non addetti; chi lo fa deve essere consapevole di tutti gli accorgimenti necessari a garantire l’incolumità delle persone e l’igiene degli ambienti. Di contro i continui disservizi ci dimostrano un’improvvisazione totale e una assoluta incapacità dell’azienda a governare i processi. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, la gestione della sanità sul restante territorio della Provincia non è, di gran lunga, migliore di quella dell’Elba: è evidente dai continui articoli di denuncia che occupano quotidianamente le pagine dei giornali. Che ci sia forse qualcosa che non va?
Poiché crediamo sia inutile chiedere ulteriori spiegazioni alla direzione aziendale e tanto meno l’intervento della Regione, sempre pronta a coprire qualsiasi magagna fatta da suoi nominati, porteremo tali questioni all’attenzione dei preposti organi parlamentari.
Indietro sabato 9 aprile 2011 - 21.53
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