lunedì 23 maggio 2011

UNIAMOCI TUTTI!

Tratto da "IL TIRRENO":http://iltirreno.gelocal.it/cecina/cronaca/2011/05/22/news/uniamoci-per-il-nostro-ospedale-4255769

Uniamoci per il nostro ospedale

di  Don Reno Pisaneschi 
Il problema dell'assistenza sanitaria nella nostra zona della Bvc sta assumendo (e meno male!) un forte interesse più nelle sfere politiche che in quelle amministrative e se ne capisce subito la ragione di fondo. Ma al di là di tutte le possibili congetture il cosiddetto popolino dichiara "paro-paro": «Al centro ci deve stare sempre e solo l'ammalato» perché l'organizzazione sanitaria è solo in sua funzione. È proprio vero? Sorgono così alcune domande: 1) perché dagli anni '90 le strutture ospedaliere della nostra regione sono state diminuite da 96 a 41? 2) Perché in quelle rimaste il numero dei posti letto è stato ridotto da 6,2 a circa 3,8 per mille abitanti e a Cecina, adesso, a 2,19 (peggio che in tutta la Asl 6)? 3) Perché tagliare 35 posti letto motivandoli con lo specioso motivo della "razionalizzazione", che in italiano vero si chiama decurtazione o taglio orizzontale? 4) Se proprio questo è il baricentro del nuovo assetto perché non si è prima preparato il territorio con una più appropriata assistenza territoriale in mezzi, personale e nuovi accorgimenti telematici? Gli ammalati devono essere ricoverati solo in stato acuto (e guai a chi sgarra!) secondo il principio della "intensità di cura", al cui sottofondo sta il motivo di tagliare per spendere poco. 5) Perché i tempi medi di attesa presso l'ospedale di Cecina sono sempre a livelli stratosferici? Ci vogliono 189 giorni sia per un ecocolordoppler cardiaco che per quello ai tronchi sovraortici; e 149 per una ecografia mammaria...  Poco più di un anno addietro Rossi, allora assessore regionale alla sanità, dichiarò di valutare le capacità amministratative dei vari direttori generali proprio dai tempi d'attesa, oltre ad avere stabilito di pagare al paziente la visita presso il privato se avesse dovuto andare oltre i tempi stabiliti. Oggi non si parla più di meritocrazia quale giudizio valido: c'è solo il tornaconto economico. Ma è proprioimpossibile togliere questa vergogna che diventa oppressione e sfruttamento dei più poveri? Il tutto diventa una forte e pessima reclame per il prossimo turismo nazionale ed estero a sfavore della zona della Bvc. Non bandiera blu, ma nera va inalberata.  6) Perché l'Asl 6 di Livorno è senza il Piano attuativo locale previsto dalla legge regionale 40 del 2005 per la durata quinquennale e passibile di aggiornamento? Livorno naviga a vista! L'assessore Scaramuccia e il governatore Rossi premiano ugualmente i dirigenti di Monterotondo, mentre se un capitano di nave si permettesse di navigare a vista i mozzi stessi lo butterebbero in acqua senza salvagente. Qui invece anche e soprattutto i sindaci se ne stanno quatti e cheti sulla tolda in attesa... Intanto i responsabili della sanità si portano a casa cumulativamente la somma di 563.141 euro annui per una media mensile pro capite di 15.642; mentre la Merkel in Germania e Zapatero in Spagna cumulativamente arrivano a 258.000 annui e quindi alla media mensile di 10.750. 7) Perché si continua nella nostra Asl, come del resto nelle altre, ad insistere sulla Società della salute (Sds) dichiarata inammissibile il 3 novembre 2010 con la sentenza 326 dalla Corte Costituzionale? La Regione Toscana e quindi la Asl 6 nella loro organizzazione sanitaria sono al di sopra della legge? Cecinesi e amici tutti della Bvc, è tempo che ci mettiamo insieme e al di sopra di ogni idea politica, di religione, di ceto sociale salviamo il nostro ospedale come già facemmo molti anni orsono per l'Utic.
22 maggio 2011

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