Tratto dal T.News Elba:http://www.tenews.it/giornale/2011/07/25/fuga-dalla-sanita-elbana-per-cesareo-chitarrista-di-elio-38522/
Fuga dalla sanità elbana per Cesareo, chitarrista di Elio
Davide Civaschi racconta a Tenews il suo incontro ravvicinato con le strutture locali, per un problema della figlia, fra la guardia medica e l'ospedale: "Quello è un dopo-soccorso. Io amo l'Elba e gli elbani, forse poteva accadere anche altrove, ma l'isola ha diritto a un servizio che dia garanzie"
la disavventura

Davide Civaschi
Attenzione, Civaschi l’Elba la conosce bene, e tanti all’Elba conoscono lui. Non solo come uno dei migliori chitarristi italiani, ma anche - personalmente - come una persona seria. Non certo il tipo “baùscia” che si mette in testa di portare la civiltà: “Io amo l’Elba e gli elbani – ci dice infatti lui – i miei genitori sono elbani e dunque mi guarderei bene dall’offenderli, e premetto che forse la stessa cosa poteva accadere anche altrove. Il racconto di questa mia esperienza vuole essere assolutamente costruttivo, credo che l’Elba, per chi ci vive, e per chi ci viene in vacanza, abbia il diritto di avere un servizio sanitario che dà garanzie”. Cosa che a lui non è successo: “Mia figlia – racconta - si è presentata poco dopo mezzanotte all'ospedale di Portoferraio accusando forti dolori addominali. Era molto preoccupata perché tempo fa aveva trascorso due mesi e mezzo in ospedale per una forte infezione. Al suo arrivo la guardia medica la fa sdraiare sul lettino e dopo essere stata mezz'ora al telefono per i fatti suoi sente a voce i sintomi, effettua una visita superficiale e alla fine dichiara di non poter far nulla. Chiede 15 euro e la manda al pronto soccorso. Lì si affrettano a dire che non c’è il ginecologo e neanche un chirurgo. Le attaccano una flebo con un antidolorifico, dopodiché eseguono degli esami del sangue. Dopo due ore e mezza arrivano i risultati, a voce. Tutto a posto: se vuoi domani vieni a fare un'ecografia”.
Ma tutto a posto non è: “I dolori persistono e nulla è stato accertato sulle cause – continua Civaschi – ma lei viene rimandata a casa. Nel frattempo termino un concerto in provincia di Verona e - dopo aver sentito mia figlia in lacrime - mi dirigo nottetempo verso l’Elba, dove la recupero e riporto a Milano. Al pronto soccorso dell’ospedale di Niguarda in poche ore tutto viene risolto, dopo la visita approfondita di una ginecologa che ha effettuato un’ ecografia interna, esami del sangue e dimissioni della paziente, che fortunatamente non ha nulla di grave”. “Ho letto su un forum che i medici al pronto soccorso di Portoferraio sono reperibili”. “Vuol dire – la stoccata finale - che se un disgraziato arriva a brandelli al pronto soccorso gli recuperano un 'allegro chirurgo' al Tinello, magari con quattro mojito in corpo?”.
Indietro lunedì 25 luglio 2011- 1.38 © Riproduzione riservata
Commento del Comitato:
al di là della scarsa accoglienza ricevuta, che lamenta il Sig.Civaschi, azione deprecabile, riguardante esclusivamente la sfera comportamentale dell'operatore medico, e questo può avvenire in ogni luogo, il fatto che emerge è la grave carenza di personale presso il nostro ospedale che il comitato denuncia da tempo senza ottenere risultati concreti . Ciò contribuisce senza dubbio a dare un'immagine scadente del servizio sanitario elbano che può incidere negativamente sull'aspetto turistico-ricettivo dell'Elba e, in questi tempi di crisi, forse sarebbe da evitare.
Commento del Comitato:
al di là della scarsa accoglienza ricevuta, che lamenta il Sig.Civaschi, azione deprecabile, riguardante esclusivamente la sfera comportamentale dell'operatore medico, e questo può avvenire in ogni luogo, il fatto che emerge è la grave carenza di personale presso il nostro ospedale che il comitato denuncia da tempo senza ottenere risultati concreti . Ciò contribuisce senza dubbio a dare un'immagine scadente del servizio sanitario elbano che può incidere negativamente sull'aspetto turistico-ricettivo dell'Elba e, in questi tempi di crisi, forse sarebbe da evitare.
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