IL COMITATO ELBA SANITA’ SULLO STUDIO MES DELLA SCUOLA SUPERIORE S.ANNA DI PISA
Il Comitato Elba Sanità da più di un anno ha denunciato quello che oggi viene divulgato dallo studio Mes della Scuola superiore S.Anna di Pisa sulla gestione della Azienda usl6 Livorno che, con termine eufemistico, potremmo definire poco accorta. Diciamo questo non per un malcelato diritto di primi genitura che ovviamente sulle questioni che riguardano il nostro Servizio Sanitario è assolutamente fuor di luogo, bensì per rilevare quanto infondate siano state le accuse della Dirigenza aziendale su un nostro presunto forzato allarmismo destinato a disinformare il pubblico nostrano e dunque indirizzato soltanto a strumentalizzare un malcontento non giustificato.
Nelle nostre quasi quotidiane denunce, siamo stati poco ascoltati soprattutto dalla Direttrice generale che, nonostante tanti proclami da noi invero in parte condivisi, ha continuato viceversa a percorrere la strada di tagli indiscriminati, finalizzati in realtà ad indebolire ancora di più le nostre già fragili strutture sanitarie, rinunciando a sostituire con trasferimenti o nomine a tempo indeterminato o determinato in attesa di soluzioni definitive, chi andava in pensione, chi richiedeva o era soggetto a trasferimenti, chi era in maternità. In verità, ad eccezione che per l’importante problematica dell’emergenza urgenza, siamo stati poco ascoltati anche dal Governo regionale che ha consentito, per quel che ci riguarda, tagli lineari alle nostre risorse per la sanità, forse anche per insufficiente informazione fornita da fonti aziendali, ragione ancora più valida per ritenere importante e da vagliare più attentamente fonti più fedeli alla realtà. Noi del Comitato dunque non eravamo solo persone che filosofeggiavano o che caldeggiavano interessi meramente locali e poco coerenti con la nuova ed indispensabile gestione delle politiche sanitarie di cui siamo stati più di una volta accusati dai Vertici aziendali, ma cittadini che denunciavano quanto si stesse degradando la sanità elbana in settori di vitale importanza minati anche nella loro semplice sussistenza. Avremmo voluto che fosse smentita puntualmente ogni nostra denuncia, come è accaduto quando paventavamo la chiusura della camera iperbarica, ne saremmo stati felici, ma per altre criticità da noi enunciate, forse più decisive per il regolare funzionamento del nostro ospedale, non siamo stati tranquillizzati in alcun modo.
Una problematica su tutte ci preoccupa in maniera particolare, quella venutasi a creare nel reparto di Medicina, reparto che, come luogo comune, dovrebbe essere il più dotato in qualsiasi nosocomio.
Tutto il personale ed i particolare quello medico sta percorrendo pericolosamente l’orlo di un precipizio al fondo del quel vi è la completa inefficienza, la sfiducia dell’utenza, la fatica insostenibile di turni massacranti, l’umiliazione della propria capacità professionale, nonché, per conseguenza indiretta, rapporti resi difficili fra gli stessi colleghi di lavoro a tutto discapito dei pazienti in un vortice deleterio e auto distruttivo. A fronte di tale constatazione abbiamo sollecitato più volte l’aumento del personale medico quanto meno a nove unità con la nomina di un Dirigente di secondo livello per noi assolutamente necessario per una gestione del Reparto in un territorio insulare che sia fornita quindi di maggiore responsabilità, autonomia decisionale e più adeguate risorse. Altro Servizio in grande sofferenza è quello anestesiologico con la presenza di soli tre anestesisti che devono coprire tutti gli interventi ospedalieri e territoriali, nonché quello cardiologico con la presenza di un solo medico specialista. Esistono purtroppo altre criticità, di cui parleremo più diffusamente in un nostro documento che renderemo pubblico quanto prima.
E’ vero che il Governo regionale è stretto fra l’obbligo di fornire prestazioni efficienti e la consistente riduzione dei trasferimenti statali con il risultato di dover selezionare attentamente i settori dove spendere le proprie risorse, razionalizzando il più possibile i servizi ed eliminando attentamente tutti i possibili sprechi, ma proprio in quest’ottica, il Comitato chiede che le somme destinate alla nostra Azienda sanitaria siano equamente spese e accuratamente divise, avendo riguardo delle diverse esigenze territoriali, privilegiando le zone più disagiate come la nostra e riservando ad essa i capitali necessari ed il personale adeguato per fornire anche solo i minimi livelli essenziali di assistenza di cui abbiamo pieno diritto.
Riteniamo che il nostro Governatore e l’Assessore al diritto alla salute alla luce di tutte queste risultanze, debba assumere ormai tutti quei provvedimenti urgenti e necessari, seppur drastici e dolorosi, per sanare una situazione particolare e generale non più sostenibile.
Il Comitato Elba Sanità
Dal "Sole 24 ore"Sanità" Toscana 19-25 Luglio 2011
NELL'IMMAGINE I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE:
QUESTA INVECE E' LA SITUAZIONE PUBBLICATA dallo stesso organo di stampa, LO SCORSO ANNO E RELATIVA AL 2009.
COME SI PUO' FACILMENTE VEDERE I PALLINI INTORNO AL CENTRO ERANO PIU' NUMEROSI, QUINDI LA SITUAZIONE ATTUALE E' ADDIRITTURA PEGGIORATA RISPETTO AL 2009.
Dal "Sole 24 ore"Sanità" Toscana 19-25 Luglio 2011
NELL'IMMAGINE I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE:
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| IL SECONDO BERSAGLIO DA SINISTRA E' QUELLO DELLA ASL 6 LIVORNO. COME SI PUO' VEDERE DALL'IMMAGINE, I PALLINI POSIZIONATI VERSO IL CENTRO, NELLA ZONA BLU, CHE CORRISPONDE ALLA PERFORMANCE OTTIMA, SONO MOLTO MENO NUMEROSI RISPETTO AL CENTRO DEI BERSAGLI DELLE ALTRE ASL TOSCANE |
QUESTA INVECE E' LA SITUAZIONE PUBBLICATA dallo stesso organo di stampa, LO SCORSO ANNO E RELATIVA AL 2009.
COME SI PUO' FACILMENTE VEDERE I PALLINI INTORNO AL CENTRO ERANO PIU' NUMEROSI, QUINDI LA SITUAZIONE ATTUALE E' ADDIRITTURA PEGGIORATA RISPETTO AL 2009.
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| LA ASL 6 E' LA SECONDA DA SINISTRA IN ALTO, DOPO LA ASL 5 PISA |


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