Da T.News Elba http://www.tenews.it/giornale/2011/09/02/sanita-i-sindaci-chiedono-un-incontro-urgente-in-regione-39127/

Il governatore Enrico Rossi
La situazione dei servizi sanitari dell’Isola d’Elba attraversa uno dei momenti più gravi della sua storia. Accanto all’annunciato venir meno del servizio di Ortopedia si assiste alla perdita di autonomia organizzativa e funzionale di medicina, ridotta a sezione di Piombino e priva di personale medico in numero sufficiente, con la conseguenza di mettere a rischio anche la risposta alle emergenze, specie laddove - senza rianimazione e terapia intensiva cardiologia – si gioca in pochi secondi la vita degli elbani e dei loro ospiti.
I cittadini di quest’isola non possono essere meno cittadini di quelli di altre aree della Toscana e per questo ci facciamo rappresentanti della mobilitazione popolare che in questi giorni reclama dignità per l’Elba e per il diritto degli elbani al bene primario della salute. La nostra insularità non può non essere affrontata come uno degli ostacoli da rimuovere con misure adeguate che tengano conto delle diverse condizioni di fruizione delle prestazioni sanitarie, tra oggettive difficoltà di collegamenti e necessità di misure strutturali che diano oggi e per il futuro gli strumenti per una pari dignità e tutela della stessa vita della cittadinanza elbana e dei suoi ospiti.
Occorre in primo luogo una immediata risposta alle “patologie” dei nostri servizi sanitari e chiediamo dunque che ad essi siano destinate tutte le risorse necessarie e del resto già dedicate all’Elba ed in parte riconosciute in ragione nel diverso peso che dovrebbe esserle attribuito nella ripartizione delle risorse.

Vanno Segnini, sindaco di Campo nell'Elba
Esprimiamo il proposito di portare la questione “Elba sanità” sui tavoli regionali e se necessario nazionali affinché la specificità del nostro territorio sia valutata e considerata motivo di risposte esaurienti che sanino quella che si presenta altrimenti come una evidente discriminazione che può determinare una grave responsabilità politica (se non giuridica) per chi oggi assumesse scelte irresponsabili.
Chiediamo che il presidente della Regione Toscana dia un chiaro segnale di attenzione e risposta a queste esigenze in nome di una dignità politica che non può obbedire alle logiche della mera quadratura dei conti quando è in gioco il bene della vita. Per questo chiediamo risposte urgenti e comunque un incontro entro il 16 di settembre, data in cui l’azienda ha programmato l’avvio della nuova organizzazione dell’unità operativa di ortopedia che produrrà la chiusura del servizio all’Elba.
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