domenica 11 settembre 2011

INQUIETANTE QUESTO ARTICOLO DEL PARTITO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

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PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA Messaggio 31980 del 11.09.2011, 14:00 
Provenienza: Circolo Lupi


Sul diritto alla salute non si può mai perdere serietà

Il Partito della Rifondazione Comunista denunciò in tempi ormai lontani il progetto di progressivo smantellamento della sanità elbana portato avanti dall'ASL 6. Fummo poco creduti e le nostre iniziative nel Consiglio comunale del capoluogo vennero sbeffeggiate dalle altre forze politiche e irrise dall'allora assessore alla sanità Enrico Rossi. Oggi, quello che potremmo definire uno “sbaglio tattico”, ovvero l'accelerazione rappresentata dalla chiusura del reparto di ortopedia, ha fatto esplodere la situazione. In realtà si tratta di un processo subdolo, fatto sì di tanti piccoli e meno piccoli tagli (riguardanti forniture, personale, servizi, etc.) ma anche della folle realizzazione dell'eliporto sul tetto dell'ospedale, sintomo chiaro della strategia che si andava a praticare. Ancora più subdolo è il costante screditamento d'immagine del nostro ospedale portato avanti dai vertici aziendali e da alcuni politici, impegnati a sottolineare in ogni occasione le pecche (delle quali sono proprio loro spesso i responsabili) piuttosto che l'impegno e i risultati ottenuti. L'ufficio stampa ASL, tanto impegnato a lodare ciò che accade a Livorno, mai l'abbiamo sentito esprimersi positivamente su quanto accade di buono a Portoferraio, sull'impegno e i sacrifici del poco personale rimasto. E' chiaro che tutto ciò è strumentale ad un disimpegno progressivo.

Siamo contenti pertanto della reazione avuta dagli elbani ma crediamo che sia poco lungimirante continuare ad affidarsi ai sindaci per la difesa del nostro diritto alla salute. Molte delle decisione oggi assunte dai dirigenti ASL sono state presentate da tempo alla Conferenza dei Sindaci, organo che ha grandi poteri di programmazione in campo socio sanitario. Già nell'estate 2009 i sindaci conobbero il c.d. “progetto di rifunzionalizzazione dell'ospedale” e non ci risulta che si opposero. Il Sindaco Peria è stato per anni presidente della Conferenza e in ottimi rapporti con Regione e ASL: ci pare che ancora una volta, oggi che è scoppiata la protesta popolare, voglia cambiare sponda: esattamente come ha già fatto con i tralicci di Terna e con la chiusura degli uffici postali. Rifondazione ritiene inoltre che il sindaco di destra di Campo nell'Elba Segnini, non possa credibilmente ricoprire il ruolo di presidente della Conferenza dopo che per anni è stato responsabile (vorremmo dire corresponsabile...) della zona Elba dell'ASL.

Anni addietro milioni e milioni di euro destinati all'Elba furono persi per mancanza di progettualità, una somma che l'ineffabile Peria nel 2009 definì “4,5 milioni di non speso”. Soldi dirottati altrove, mentre qui l'ASL giocava a spostare mattoni e pareti, anziché investire sulla qualità dei servizi sanitari. I Sindaci ne erano consapevoli (vedere i verbali delle loro riunioni) ma tutto rimase nelle segrete stanze, nelle quali centro sinistra e centro destra erano e sono difficilmente distinguibili.
Se Calamai, Scelza e Lavazza stanno agendo senza mandato politico dobbiamo immediatamente richiedere le loro dimissioni. Se invece costoro hanno le spalle coperte dalla Regione Toscana la cosa sarebbe assai grave e come Rifondazione Comunista riterremmo opportuno che i Consigli comunali (anche quello consociativo e dormiente di Portoferraio) dovrebbero approvare ordini del giorno di condanna dell'operato della Giunta Rossi e dell'assessore Scaramuccia. A quest'ultima poi Rifondazione chiede fin da ora di presentare le proprie scuse per aver ignobilmente tentato di prendere in giro gli elbani con l'affermazione che “non si trovano medici”. Sul diritto alla salute non si può mai perdere serietà. Puro cinismo sociale frutto del contagio culturale del berlusconismo che colpisce anche una certa sedicente sinistra.

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