sabato 21 maggio 2011

L'ELBA S'E' DESTA!

Da Elba Report:

venerdì 20 maggio 2011

Controcopertina: Basta con i disservizi sanitari all'Elba



"Due anni di cure sbagliate poi mio padre è morto con diffuse metastasi mai scoperte", 
"Mio figlio disabile non può avere trattamenti fisioterapici adeguati”", "Corsie a rischio
 in caso di incendio e spazi inadeguati per bimbi ricoverati", "Camera iperbarica senza
 le giuste risposte per un'isola", “Trasferte livornesi di anziani per rinnovo patenti o visite 
specialistiche dopo mesi e spesso non più garantite all'Elba”. “Sanitari del pronto soccorso 
che in estate devono far fronte a 200 mila presenze, reparti che vanno scomparendo”. 
E l'elenco degli “orrori” della sanità isolana potrebbe continuare, un elenco espresso da 
vari interventi della gente che ha reso stracolma la sala della provincia, gente chiamata in 
assemblea dal Comitato elbano sulla sanità. “Abbiamo solo 3 anestesisti all'ospedale, 
ne avevamo 5 ed erano insufficienti -ha detto il sindaco portoferraiese Peria, intervenuto 
come buona parte dei suoi colleghi isolani- stiamo andando indietro. E' tempo di aprire 
una vertenza e vogliamo qui il presidente della Regione Rossi, per trovare soluzioni". 
“Non ne passiamo più di vane promesse dell'Asl -gli ha fatto eco Anna Bulgaresi, 
primo cittadino marcianese- gli 8 sindaci elbani sono uniti: da qui in avanti vogliamo 
solo fatti”. Slogan, affermazioni per dire no al degrado del settore, come Pietro Chionsini, 
ex presidente dell'Asl. “Abbiamo anche un reparto dialisi d'avanguardia, ma è tempo di 
 garantire all'isola un generale diritto alla salute, non siamo italiani di serie B”. Ecco che pare
 giunta la svolta dopo decenni di sopportazione e di arretramento dei servizi sanitari e i “pazienti” 
elbani non sono più tali. Tutto ciò è emerso dopo che Balatresi, Chiappa e Rampini avevano fatto i
l triste bilancio delle numerose carenze esistenti nel nosocomio di San Rocco e nel territorio, 
a nome del Comitato. “Dobbiamo trovare soluzioni in modo unitario. I sanitari si prodigano 
ma vivono nelle carenze strutturali e di organici”, ha detto la dottoressa Chiappa e un grande
 applauso ha evidenziato che gli elbani non additano medici e infermieri, ma accusano il sistema. 
Vedremo quindi se l'anno zero della sanità elbana avrà un seguito positivo. Un pensionato, che 
non ha potuto parlare perché la moderatrice dell'incontro ha preferito far parlare i sindaci, 
ha detto:”I sindaci oggi potevano soprattutto ascoltare la gente; c'è da agire con veri obiettivi comuni,
 cavalcando il malcontento decennale degli isolani: il Comitato, con tutte le forze politiche e sociali, 
diventino un'unica forza. Non c'è destra o sinistra, ci sono assurdità e probabilmente delle illegalità 
nel settore sanitario che non vanno più accettate. Si agisca in fretta e i sindaci dovranno parlare 
a chi di dovere con una sola voce, come se ci fosse un comune unico sull'isola”. Non resta che 
attendere, entro l'anno sapremo se l'Elba s'è desta.

SAMB

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