martedì 13 settembre 2011

IL COMITATO ELBA SANITA' BOCCIA LE DICHIARAZIONI DEL GOVERNATORE NEL MERITO E NEL METODO.

Da T.News Elba:http://www.tenews.it/giornale/2011/09/13/arroganti-e-prive-di-fondamento-le-risposte-di-rossi-39274/

"Arroganti e prive di fondamento le risposte di Rossi"

Il comitato Elba sanità boccia le dichiarazioni del governatore, nel merito e nel metodo: "Poco sensibilità nella mancata risposta ai sindaci", "le risorse sbandierate sono state in gran parte sprecate". "Ora ci aspettiamo che il Consiglio regionale, Pd compreso, faccia cambiare linea alla giunta"

emergenza ospedale



Un'assemblea del comitato Elba sanità.

“Arroganza, poca sensibilità, discorsi privi di fondamento, denari sprecati”. È durissimo il giudizio del comitato Elba sanità sulle dichiarazioni che il governatore Enrico Rossi ha rilasciato sulla sanità isolane, difendendo in particolare la scelta di chiudere il reparto di Ortopedia. Non solo per la decisione di non rispondere ai sindaci, ma anche per il contenuto della risposta.
Il Comitato Elba Sanità – lo dice in una nota - aveva “sperato fino all’ultimo che il governatore Rossi, a seguito della mobilitazione popolare e informato adeguatamente dalla lettera inviata dai nostri sindaci e sottoscritta dalle associazioni di cittadini sulla drammatica situazione in cui versa il nostro ospedale, potesse intervenire per restituirci anche solo in parte quello che ci è stato tolto già nel corso degli ultimi anni ed ultimamente in maniera ancora più massiccia”. “Si sa – dicono dal comitato - la speranza è l’ultima a morire anche se, razionalmente, ci pareva impossibile che l’assessore al diritto alla salute Scaramuccia e dunque tutta la Giunta regionale, non ne  fosse perfettamente al  corrente. Ora la maschera, che noi stessi forse avevamo contribuito a mettergli, è stata tolta e ha rivelato palesemente quelle che sono le intenzioni  del  Governo regionale, in  piena sintonia con i provvedimenti della direzione aziendale. In aggiunta rileviamo l’arroganza e la  poca sensibilità istituzionale del presidente Rossi che invece di rispondere ufficialmente ad una sollecitazione di un organo altrettanto istituzionale come la Conferenza dei Sindaci, ha preferito farlo attraverso Facebook sotto forma di risposta ad alcuni cittadini”.
Anche i numeri sugli investimenti, ricordati da Rossi, non convincono: “Tutte le risorse spese per la ristrutturazione dell’Ospedale tanto sbandierate da Rossi, riteniamo che siano state per la maggior parte oggetto di  spreco di denaro pubblico; solitamente la bontà degli investimenti da parte di una Amministrazione pubblica si misura con il grado di soddisfazione  dei fabbisogni dei cittadini, tanto più in un settore delicato come la sanità, ma  così non è stato per noi. Ancora una volta l’Isola d’ Elba è stata considerata e trattata come un territorio di confine  e di poco valore. Il Presidente Rossi sappia che noi non siamo e non saremo disponibili a subire  operazioni che siano poco rispettose dei nostri sacrosanti diritti; essi  devono essere garantiti soprattutto  in  considerazione delle situazioni particolari in cui si svolgono, pena il loro inevitabile decadimento.
“Prive di fondamento”. Così il comitato valuta le dichiarazioni di Rossi sui reparti: “Le considerazioni espresse da Rossi e dalla Direzione aziendale per giustificare la chiusura del Reparto di Ortopedia ridotto ad ambulatorio, il ridimensionamento di quello di Medicina, la scarsità di personale in tutti i settori di intervento soprattutto nel Servizio anestesiologico e cardiologico, sono prive di qualsiasi fondamento se si inquadrano nel contesto complessivo della politica sanitaria che ha operato fino a ora, tendente ad  una sistematica riduzione delle prestazioni e dei strumenti fondamentali per il corretto funzionamento del nosocomio elbano. Questo ha prodotto inevitabilmente la continua richiesta di trasferimento di personale medico ed infermieristico, la mancata reperibilità di organico disposto ad operare sul nostro territorio, nonché le fughe di utenti dalle strutture della Asl 6. Tale fenomeno ha poi amplificato il  numero già non rilevante degli interventi complessivi rispetto ad un  ospedale cittadino del continente che poteva essere assai ridimensionato dalla presenza, in alcuni Reparti fondamentali,  di un Primario con competenze ed esperienza notevoli che avrebbe potuto attrarre giovani medici ed organizzare quella osmosi del personale fra le varie strutture aziendali che anche noi del Comitato avevamo auspicato,  non  in contrapposizione, ma coerentemente   con la nuova organizzazione delle prestazioni per intensità di cure e con la creazione dei  Dipartimenti. Tutto ciò sarebbe stato funzionale alla maggiore efficienza del Servizio sanitario regionale  in un territorio disagiato ed insulare come il nostro, non certo paragonabile con uno del continente  di uguale dimensione e numero di abitanti e nemmeno con un altro altrettanto disagiato ed insulare, ma con estensione territoriale  e demografica  inferiore alla nostra. Lo sbandierato  migliore funzionamento  dei distretti sanitari elbani, esposto nella risposta del Dott. Rossi, a noi sembra una semplice chimera e nulla più”.
E ora, che fare? “A questo punto – afferma il portavoce del comitato Michele Rampini - ci aspettiamo che il Consiglio regionale nelle sue diverse componenti solleciti fortemente la giunta perché cambi radicalmente la sua  posizione, ce lo aspettiamo tanto più da parte dei rappresentanti dei partiti di maggioranza e in particolare  dei rappresentanti del  Partito Democratico in coerenza con quanto pubblicamente ed ufficialmente dichiarato sulla stampa”. Il Comitato Elba Sanità, “auspicalmente in accordo con le nostre istituzioni locali”, annuncia che “ricorrerà sicuramente a  tutti i mezzi  possibili, civili e leciti, per ottenere il pieno soddisfacimento del  diritto alla salute sulla nostra Isola e non altrove, investendo la responsabilità del Governo nazionale, del  Parlamento, del presidente della Repubblica come garante dei diritti costituzionali, nonché mobilitando l’opinione pubblica sulla stampa locale e nazionale, chiamando a raccolta i  cittadini elbani  con manifestazioni che facciano sentire alta la nostra voce e la nostra protesta”.

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