sabato 17 settembre 2011

DOSSIER SULLA SANITA' ELBANA ELABORATO DAL COMITATO ELBA SANITA'

Da T.News Elba:http://www.tenews.it/giornale/2011/09/17/reparti-emergenze-esami-dossier-sulla-sanita-elbana-39345/

Reparti, personale, liste d'attesa: ecco il dossier sulla sanità elbana

Medicina, Raiologia, Area materno-infantile. E poi il pronto soccorso, i distretti e i servizi. Ecco il quadro completo delle carenze e dei problemi dell'ospedale e delle strutture territoriali. Il comitato Elba sanità lo presenterà a Comuni, Asl e Regione. Oggi la Conferenza zonale dei sindaci

l'emergenza

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Carenze, problemi, “criticità”. Ma quali sono, dove l’ospedale elbano soffre? Qual è l’entità delle risorse umane – e non solo – che mancano? Questo è lo schema sintetico degli argomenti e delle  proposte che il Comitato Elba Sanità porrà all’attenzione dei sindaci, della direzione azienda Usl6, della giunta regionale.  Oggi si riunisce la Conferenza dei sindaci, convocata dal sindaco di Campo, Vanno Segnini, dopo gli ultimi sviluppi delle decisioni prese dai vertici dell'Azienda sanitaria e la risposta del governatore Enrico Rossi.
Il Comitato Elba Sanità ritiene, come indicazione generale, che i principali  Reparti in cui è strutturato il nosocomio elbano, come Medicina, Chirurgia-Ortopedia, Area materno-infantile, Anestesia, debbano  avere come punto essenziale di riferimento la figura professionale del primario,  dirigente di secondo livello, proprio per la sua collocazione in un  territorio insulare per definizione altamente disagiato e più difficile dunque da gestire in tutte le sue componenti. Per questo una figura di maggiore responsabilità e autonomia può rendere ciascun servizio specialistico maggiormente efficiente e capace di soddisfare pienamente i livelli essenziali ed uniformi di assistenza standard come avviene comunemente  in continente.
Affermato ciò come principio generale, si analizzano di seguito le criticità di ciascun reparto o area sia dell’ospedale che di ciascuna Struttura territoriale, suggerendo in linea di massima quali soluzioni adottare soprattutto in termini di adeguamento nel numero di personale dedicato per superarle o quantomeno  ridurle.
Servizio di Rianimazione e Anestesia
Punto cardine: in un presidio ospedaliero situato su di un’isola deve essere istituito un servizio di anestesia e rianimazione attivo 24h/24.
Questo servizio è indispensabile per il futuro funzionamento del servizio sanitario sull’isola.
Criticità:
1) solo 3 Anestesisti (2+1) sono presenti in tutto l’Ospedale
2) la carenza di un servizio anestesiologico efficiente induce spesso i medici a preferire il trasferimento dei pazienti in strutture continentali con  grave disagio  anche dei propri familiari.
3) gli operatori sanitari negano la loro assegnazione presso il nostro Ospedale proprio perché sanno di  non  essere supportati da un adeguato servizio anestesiologico.
Proposte:
a) il numero ottimale è di 8 Anestesisti compreso il Primario  essendo questo servizio indispensabile per tutti i reparti ospedalieri
b) tale rafforzamento è fondamentale e strategico per la qualità di tutte le prestazioni per pz. acuti, cronici e terminali; per tutti i pazienti che devono essere seguiti e monitorati nel decorso post operatorio e che per questo sono costretti spesso a trasferirsi in strutture del continente anche per prestazioni standard.
c) E' urgente assicurare l’operatività di una postazione specifica di rianimazione con personale medico ed infermieristico qualificato.
Reparto di Medicina Generale
Degenza ordinaria: 23 posti letto
Degenza alta intensità di cura: 10 posti letto: 2 stanze da 3 letti,1 stanza da 4 letti tutte con bagno; 4 letti sono monitorizzati
Criticità:
1) Sistemazione alberghiera inadeguata:
degenza ordinaria:
*4 stanze da 4 letti senza bagno
*3 stanze da 2 letti, di cui 2 con bagno
*1 stanza da 1 letto senza bagno
* a causa del sovraffollamento spesso ci sono ricoveri  promiscui.
2) Assistenza ridotta:
*carenza personale medico: 6+1(responsabile). Erano 9+1
*carenza personale infermieristico: 20+1
*O.S: 11
*presenza di 1 medico nel turno del pomeriggio, senza supporto di 1 medico reperibile: assistenza non adeguata per pazienti gravi; rischio di errore per turni troppo frequenti e massacranti
*difficoltà da parte degli infermieri di turno di gestire pazienti gravi (compresi i pz. monitorizzati)
Proposte:
a) posti letto: aumentare gli attuali posti letto
b) camere preferibilmente a 2 letti, dotate di servizi propri
c) evitare  commistioni improprie e disagi  fra degenti di  sesso diverso, fra giovani e persone anziane affette da particolari  patologie
d) aumentare il numero dei medici come minimo a 10 unità compreso il Primario (come negli anni precedenti )
e) aumentare il numero degli infermieri a 23+ 1 unità per consentire la piena operatività nella distribuzione dei turni e  garantire quindi  una assistenza adeguata ai ricoverati.
Ambulatori di Medicina:
Criticità:
1) Gli stessi medici del Reparto di Medicina (5+1), oltre a coprire il servizio di guardia attivo 24h/24, copertura dei turni del reparto, si occupano anche degli ambulatori con evidente sovraccarico di lavoro.
*Rischio chiusura totale o parziale di tutti gli ambulatori se l’organico di medicina non sarà ripristinato, con grave  disagio per l’utenza
*Ambulatorio di endocrinologia: 3000 accessi all’anno, gestito da 1 solo medico
*Servizio di cardiologia: affidato ad 1 solo cardiologo; svolge attività al servizio di tutti i reparti dell’ospedale+ l’ambulatorio per gli esterni. Non esiste 1 reperibilità di cardiologia. Sono operativi solo 2 apparecchi Holter.
* Servizio di Diabetologia: affidato ad 1 solo medico è stato ridotto a due volte la settimana con grave disagio degli utenti (residenti e turisti), in particolare delle gravide con diabete gestazionale e degli anziani con patologie vascolari diabetiche.
*stessa criticità per l’esecuzione dell’esame di doppler venoso, per l’emergenza pneumatologica
Proposte:
a) ripristinare l’organico del Reparto di Medicina (9+1)
b) servizio di cardiologia: 2 cardiologi; maggior numero di apparecchiature di supporto
Area materno Infantile: attualmente i Reparti di Pediatria-Neonatologia, Ostetricia- Ginecologia sono dislocati su un unico corridoio; le stanze dedicate  alla Pediatria sono 2, ciascuna con 2 letti più una dedicata al day-hospital, la loro dimensione è assai ridotta e questo aspetto costringe  i piccoli degenti e chi li assiste a grave disagio; qualora vi siano  partorienti in ostetricia, i bimbi sono costretti a stare rinchiusi nelle loro piccole stanze. Il Nido formato da 2 stanze comunicanti, è fornito di 6 culle di cui una per le patologie neonatali. L’Ostetricia ha 4 stanze con bagno di cui 3 a 2 letti ed 1 ad 1 letto.
Criticità:
1) Sistemazione logistica:
*in 1 corridoio, senza accessi indipendenti, sono situati i Reparti: Pediatria-Neonatologia, Ostetricia- Ginecologia.
*la collocazione attuale comporta che la partoriente attraversi il reparto di pediatria per recarsi in sala parto, con conseguente disagio per l’utenza
2) Sistemazione alberghiera inadeguata:
*spazi ridotti e angusti per i piccoli pazienti:
*disagio per i bambini e i genitori che li assistono
*assenza di sala giochi o spazio dedicato a tal scopo
*assenza di sala d’aspetto dedicata alla Pediatria
3) Carenza di personale infermieristico dalle 20 alle 7: presenza di 1 unità infermieristica in Pediatria+1 unità infermieristica in ostetricia. In caso di allontanamento di 1 unità per emergenza (es: sala parto, trasferimento) i reparti sono affidati ad 1 unità. Situazione ad alto rischio per i neonati
4) Assenza di un servizio di anestesia-rianimazione h/24 fondamentale  per la sicurezza dei pazienti e degli operatori.
Proposte:
a) Dislocazione della pediatria e ostetricia-ginecologia, sullo stesso piano, su due corridoi separati, ciascuno con relativi ambulatori
b) Migliorare la situazione alberghiera:
*maggiori e migliori spazi per l’Area Pediatrica
*creazione di uno spazio per  le attività ludiche
c) Numero adeguato di personale infermieristico nel turno notturno:  aumentare da due a tre unità tale da garantire  maggiore  sicurezza per i neonati e i bambini
d) Presenza di guardia anestesiologica in h24.
Reparto di Chirurgia e Ortopedia: l’accorpamento dei due Reparti è stato dettato dalla nuova organizzazione aziendale per intensità di cure.
Criticità:
1) l’accorpamento  non deve essere fonte di possibili e deleteri contatti infettivi e causa di disagio per i degenti.
2) Ortopedia:
*i medici ortopedici sono attualmente 2 (1 trasferimento è avvenuto senza sostituzione)
*infermieri: per i 2 settori (Ortopedia+Chirurgia) sono 12+ capo sala; 5 O.S.
Dalle 14 sono presenti 2 infermieri, senza la reperibilità per la sala gessi che, recentemente, inizia dalle 20 e non più dalle 14.
*carenza di materiale e di  strumenti richiesti dall’ortopedia
*conseguenza: costante decremento in efficienza e qualità negli ultimi mesi del reparto di Ortopedia, per esclusiva decisione della Direzione aziendale, mentre in anni precedenti con il suo attuale Primario e i suoi collaboratori era considerato un Reparto di assoluta eccellenza.
Proposte:
a) mantenere separati i due settori per evitare possibili  contatti infettivi e disagi all’utenza
b) organico ortopedia: 4 medici+1
c)  infermiere ortopedia reperibile dalle 14
d)  il reparto di ortopedia deve poter continuare ad effettuare  sia gli interventi in urgenza sia quelli in elezione (es. protesi d’anca)
e) regolare rifornimento di strumenti ed apparecchi da parte dell’Estav e di Livorno
N.B: si sottolinea l’importanza di questa branca chirurgica in un territorio insulare; pertanto è di fondamentale importanza la presenza di una equipe ortopedica stabile.
Reparto di Radiologia
Criticità:
1) mancanza di personale medico:
*ci sono 2 radiologi+ 1(il primario svolge metà attività a Piombino, metà a Portoferraio)
Proposte:
a) urgente ripristinare la presenza di almeno quattro radiologi.
b) Si segnala l’importanza della diagnostica radiologica. La telemedicina può essere solo di supporto, non sostitutiva.
Camera Iperbarica: questa struttura è attiva;  si è ottenuto l’aumento del personale dedicato soprattutto durante la stagione turistica.
Criticità:
1) La macchina è efficiente, ma limitata nella capienza e nella profondità di esercizio, 18 metri, non potendo utilizzare le miscele di gas.
Proposte:
a) la medicina iperbarica deve rappresentare per l’Elba un reparto di eccellenza (isola con i fondali più belli del Mediterraneo, quindi elevato numero di presenza di Diving, quindi statisticamente rischio di malattie da decompressione)
b)  piena operatività anche durante la stagione invernale: implementare altri interventi terapeutici (oltre alle intossicazioni da monossido di carbonio, utilizzo secondo le indicazioni in ambito chirurgico, ortopedico).
Reparto di Oncologia:
Criticità:
1) Oncologo: 1
2) Infermieri N.2 a tempo pieno ed uno a mezzo servizio
3) in assenza per qualsiasi causa dell’unico Oncologo, i pazienti in cura rischiano di dover interrompere la terapia o recarsi in continente.
Proposte:
a) necessità della presenza di 2 specialisti e di almeno tre infermieri specializzati.
Reparto di Psichiatria:
Criticità:
1) Il Reparto verrà trasformato in una  struttura che sarà  operativa solo nelle ore diurne.
2) Per patologie acute sono stati disposti 3 letti in Medicina con l’ assistenza di personale specifico  solo in reperibilità.
3) Manca personale specializzato in grado di affrontare sul territorio emergenze psichiatriche.
Proposte:
a) Stante la nuova organizzazione, si ritiene necessaria la  realizzazione di una struttura aperta con personale specializzato con una assistenza adeguata alle famiglie in presenza di familiari con patologie psichiatriche;
b) Disponibilità di personale adeguato (3 infermieri) per  le emergenze psichiatriche territoriali;
c) In luogo dei tre letti in medicina, si richiede una struttura dedicata con personale specifico d’assistenza composto almeno da un infermiere più uno reperibile diurno e notturno.
Servizio di Emergenza Urgenza e Continuità Territoriale: Per attivo interessamento del Governo regionale e della Direzione del 118, anche a seguito delle  richieste del Comitato Elba Sanità, è stato approntato un secondo elicottero Pegaso presso la base di Grosseto idoneo anch’esso al volo notturno a sopra superfici acquee, in attesa che venga allestito un nuovo elicottero di stanza a Massa per la fine del 2011 avente le stesse caratteristiche.  L’atterraggio notturno per ora è possibile solo presso l’aeroporto nel Comune di Campo nell’Elba in attesa del termine dei lavori e dei collaudi della piattaforma costruita sopra il tetto dell’ospedale; ciò costringe ancora  il paziente in emergenza-urgenza e in situazione critica ad un trasporto in ambulanza che in tali condizioni può essere assai nocivo. Spesso in tali frangenti, per la nota penuria di personale, non vi è la disponibilità di un medico accompagnatore fondamentale per la sicurezza dello stesso paziente. Abbiamo richiesto anche insistentemente che le ambulanze potessero essere imbarcate sui  traghetti di tutte le Compagnie di navigazione sulla tratta Portoferraio Piombino; ci risulta che anche questa istanza sia stata accolta dalla Moby Lines, per cortese interessamento dell’Armatore e dalla Toremar nel cui contratto di cessione  è stata inserita la clausola in cui si prevede l’obbligo di imbarco gratuito delle ambulanze.  I contatti del Comitato Elba Sanità con il Comandante della  Capitaneria di Porto di Portoferraio in merito alla possibilità di usare dei mezzi navali dei Corpi dello Stato per il trasporto urgente di pazienti in caso di mancato utilizzo dell’elisoccorso per varie cause, ha avuto seguito positivo grazie anche alla direzione delle Capitanerie di Porto ed altri Corpi dello Stato, del governo regionale e della direzione del 118, per cui ora si è ventilata  l’ipotesi di attivare anche tali  protocolli di urgenza. Abbiamo proposto che si potessero prevedere rimborsi  o convenzioni economiche particolari con le Compagnie di navigazione per i residenti in caso di esami diagnostici o visite mediche specialistiche in strutture continentali. Tale importante questione, non è stata, però, ancora posta all’ordine del giorno né esaminata. Ne sollecitiamo una rapida verifica di fattibilità da parte delle Autorità competenti. La maggiore frequenza con cui pazienti vengono trasferiti in  ospedali del continente, anche con patologie facilmente risolvibili in loco, indica, per noi, una preoccupante deresponsabilizzazione dei medici che operano nel nostro ospedale, sicuramente non per loro colpa o mancanza di professionalità, ma perché non efficacemente supportati da strutture e da un numero di personale adeguato con il giustificabile timore di  incorrere in responsabilità che in realtà non sono proprie. Questo a discapito dei cittadini che devono affrontare maggiori spese nonchè disagi fisici e psicologici.
Organizzazione per Intensità di cure: auspichiamo la realizzazione nei tempi programmati dell’Hospice e dell’ Ospedale di comunità che sembra invece ritardare.
L’Ospedale di Comunità sarebbe previsto per giugno 2011 presso l’RSA di S. Giovanni.    
L’Hospice dovrebbe essere realizzato all’interno dell’Ospedale di Portoferraio.
Per ora   non si hanno notizie di una loro realizzazione
E’ improcrastinabile il rafforzamento,  incremento e miglioramento delle strutture sanitarie territoriali e il notevole incremento del personale ad esse dedicato  per i servizi di assistenza soprattutto  alle fasce deboli della popolazione nei nostri territori periferici a beneficio delle  famiglie con malati cronici o terminali, per cure palliative, per prevenzione sanitaria ed educazione capillare agli stili di vita anche  per ridurre future e sempre maggiori spese come più volte è stato sostenuto in numerosi documenti regionali ed aziendali.
Reparto Trasfusionale e Laboratorio analisi: attualmente le due Sezioni sono separate.
Criticità:
1) il reparto trasfusionale è carente  di personale tecnico
2) dotato solo di poltrone, è privo, dunque, di un letto dove effettuare le trasfusioni a pazienti cronici che necessitano di essere distesi.
Proposte:
a) si raccomanda l’operatività  su tutta la settimana lavorativa del Servizio Donazione Sangue e di altre Prestazioni terapeutiche per evitare disagi ai Donatori con  la possibile riduzione delle donazioni  a danno della consistenza della riserva di sangue disponibile e per evitare ulteriori difficoltà  agli Utenti.
Pronto soccorso: I locali e le strutture dedicate al pronto soccorso sono del tutto inadeguati;
Criticità:
1) al momento non esiste una camera calda, la sala d’aspetto è assai piccola ed è priva sia di servizi igienici che di un punto di ristoro.
2) Il numero dei medici compreso il Responsabile e quello degli infermieri presenti  per la stagione estiva, sembra  sufficiente
3) mancanza di una reperibilità del servizio oculistico per cui, nel caso si verifichi una emergenza, il paziente è costretto a rivolgersi a strutture del continente magari il giorno successivo
Proposte:
a) Raccomandiamo l’ampliamento delle strutture e il miglioramento qualitativo dei locali nei tempi promessi dalla Direzione aziendale
Strutture sanitarie territoriali: Attualmente nel periodo estivo, vi sono N.3 postazioni di guardia medica, una a Portoferraio presso l’ospedale, una Campo nell’Elba, una a Rio Marina che si ritengono appena sufficienti per coprire il servizio.
Criticità:
1) non esiste alcun Punto di emergenza territoriale specifico che non sia quello fornito dal Servizio del 118 e del pronto soccorso ospedaliero diurno e notturno
2) I distretti dislocati lungo il nostro territorio elbano sono sicuramente insufficienti a assicurare tutti i necessari interventi, compresa l’assistenza domiciliare, sia per la riduzione nell’orario delle prestazioni, che  per consueta e cronica mancanza di personale
Proposte:
a) adeguare  le strutture
b) ampliare gli orari di apertura
c) aumentare il personale per realizzare quel rafforzamento dell’organizzazione sanitaria territoriale  tanto  esaltata nei documenti ufficiali allo scopo di evitate i così detti ricoveri impropri e ridurre gli sprechi
Medicina di iniziativa: una buona collaborazione e un maggior coinvolgimento dei Medici di famiglia consentirebbe di migliorare la prevenzione, la prescrizione della diagnostica di base, la cura, per migliorare l’assistenza ai pazienti ed evitare i ricoveri impropri nonché le prescrizioni inutili o inappropriate, fonte di spreco di denaro pubblico e di inefficienza. E’ fondamentale l’effettiva attivazione  dei protocolli in h24 e h72, nonché della procedura Day Service (prevista per febbraio 2011?), per visite specialistiche, attività diagnostiche e terapeutiche d’urgenza.
Il servizio di neurologia è garantito da 1 medico specialista che si occupa delle consulenze interne e dell'ambulatorio di neurologia e di elettromiografia. Grazie alla professionalità e alla grandissima disponibilità della dottoressa è possibile gestire un elevato carico di lavoro.
Criticità:
1) il progetto Fkt 2011 presentato nel gennaio 2011 rivolto ai pazienti dell'area medica e chirurgica ed esterni con patologia neurologica per un approccio multidisciplinare (neurologo, ortopedico, fisioterapista, logopedista) approvato è stato immediatamente abortito per cause imprecisate, non dipendenti dagli operatori promotori del progetto.
Proposte:
il servizio andrebbe implementato con:
a) neuroriabilitazione
b)trattamento della trombolisi per l'ictus
c) EEG
Neuropsichiatria,  Psicologia e Logopedia Infantile: attualmente sono dedicate 38 ore, sarebbero necessarie altre 10 ore da dedicare all’ attività specialistica.
Criticità:
1) Psicologo: N.1
*opera attualmente su 32 ore.
*non è prevista alcuna sostituzione, per cui in assenza per qualsiasi causa dell’attuale figura professionale viene del tutto a mancare sull’Isola tale importante prestazione.
2) Logopedisti: N.2 per le difficoltà di apprendimento in prima classe e inizio seconda
Proposte:
a) Psicologo:  occorrerebbero 38 ore di attività; prevedere la sostituzione
b) Logopedisti: sarebbero necessari almeno 3 per totali 108 ore.
Fisioterapia,  Attività Fisica Adattata: tale attività è indirizzata al miglioramento delle condizioni di vita degli Infortunati e non solo. La centralizzazione del servizio, adottato per la scarsità nel numero del personale, va però accompagnato da misure per facilitarne l’accesso da tutto il nostro territorio come il servizi di bus navetta e quello  di accompagnamento. Nel caso di grave impedimento alla deambulazione, è inderogabile comunque il rafforzamento
Servizio domiciliare:
Criticità:
1) Fisioterapisti attuali sono 4 a tempo pieno, 2 operatori par time, 1 operatore  a contratto con     scadenza ottobre 2011 a tempo pieno
2) il numero insufficiente di fisioterapisti induce spesso a ricorrere a istituti privati che danno prestazioni migliori come totale tempo per seduta dedicata a ciascun paziente, ma con notevole aumento di costi per l’utenza   soprattutto per terapie di lungo periodo causate da  patologie complesse.
3) diseguaglianze sociali  nelle prestazioni sanitarie pubbliche
4) ad esempio in caso di lunga riabilitazione da “ictus” è senza dubbio necessario un trasferimento in continente con i prevedibili disagi fisici, psicologici ed economici
5) esiste almeno un caso di tetraplegia senza che vi sia adeguata assistenza
Proposte:
a) gli operatori dovrebbero essere come minimo 8, tutti a tempo pieno
b) rafforzamento specifico di quelli dedicati ai minori e ai disabili e alle prestazioni domiciliari.
RSA: La nostra residenza sanitaria assistita é collocata in località San Giovanni alla periferia della città di Portoferraio. L’ambiente esterno è degradato e non è fornito dei necessari manufatti per renderlo ospitale e confortevole, mancano piante ed alberi che realizzino superfici ombrose, panchine ed altre zone di possibile ritrovo all’aria aperta. Vi è la presenza di trenta ospiti e di dieci degenti psichici. Esiste una commistione permanente ed impropria fra queste due categorie di Assistiti.    Riteniamo dunque necessario un netto miglioramento delle condizioni di Vita di tutti gli Ospiti, con una  separazione funzionale degli ambienti di soggiorno fra persone con problematiche fisiche e psichiatriche senza ovviamente privare entrambi delle necessarie terapie relazionali; è indispensabile dotare la struttura di maggiori e migliori attrezzature,  sistemare gli spazi esterni con verde attrezzato e manufatti adeguati, fornire la Residenza di appositi bus navetta con accompagnamento per consentire a coloro che sono maggiormente autonomi  una maggiore e migliore  vita di relazione.
Liste di Attesa: i tempi previsti dalle attuali liste di attesa sono a dir poco biblici in special modo quando si richiedono accertamenti diagnostici che viceversa per le loro caratteristiche richiedono celerità di esecuzione e rapidità nelle risposte. Tali assurdi ritardi inducono il più delle volte i cittadini a rivolgersi a strutture private con conseguenti maggiori spese,  qualora le loro condizioni economiche lo consentano, e notevoli disagi. È imprescindibile per questo  fornire il nosocomio elbano  degli strumenti diagnostici di base soprattutto a basso costo e aumentarne il numero se già esistenti (laringoscopia a fibre ottiche, holter,ecc.), evitare che frequenti guasti alle apparecchiature (es. colonscopia), senza rinnovarli, crei forti disagi per gli utenti; realizzare la piena operatività della rete ospedaliera e diagnostica aziendale programmando anche  la migrazione dei medici specialistici dalle strutture continentali aziendali verso l'ospedale di Portoferraio per scongiurare le massicce migrazioni degli utenti verso  istituti privati esterni con conseguenti maggiori costi per l’utenza e minori entrate per l’Azienda. Da metà agosto 2011 le liste di attesa relative agli esami ecografici ed ecodoppler si sono ridotte notevolmente grazie a una convenzione fra Asl 6 e un istituto privato che opera da anni all’Elba. Tuttavia  persistono ancora delle difficoltà nell’apertura delle agende.
Organizzazione Aziendale: reputiamo  la nuova organizzazione dell’Azienda usl6 in Dipartimenti  conforme ad una migliore funzionalità della stessa, intesa, però, come una rete diffusa di servizi anche di eccellenza presenti sul suo territorio  per favorirne la continuità territoriale  anche nelle zone più disagiate come la nostra e fornendole, altresì,  anche di risorse economiche adeguate. Se ciò viceversa non fosse,  avrebbe fallito il suo compito e andrebbe rivista profondamente. Fino ad ora per noi  non ha assolto a tale funzione. Parimenti l’Estav, creata per favorire sicuramente economie di scala, ma anche per munire di strumenti efficaci  tutte le strutture aziendali presenti sul suo territorio di competenza, fino ad ora non ha mostrato di compiere adeguatamente  la sua  missione nel fornire rapidamente  ai Presidi ospedalieri e territoriali tutte le attrezzature necessarie  nonché il personale medico ed infermieristico appropriato. Il nostro Ospedale ne è un esempio eclatante a cui spesso mancano i più minuti strumenti di intervento nonché il necessario ricambio ed adeguamento del personale.
Rischia dunque di trasformarsi nell’ennesimo carrozzone di cui è ricca la sovrabbondante burocrazia italiana. Riteniamo che sia essenziale per il nostro territorio insulare una reale osmosi fra tutto il personale specializzato presente in tutte le strutture aziendali del continente  con una presenza  costante di medici ed infermieri con forte esperienza. Ciò si traduce sia nella necessità di interscambiare per periodi sufficientemente lunghi alcuni organici fra le diverse realtà in cui si articola la nostra Azienda sanitaria, sia nella possibilità che alla mobilità dei pazienti venga sostituita la mobilità di equipe mediche ed infermieristiche del continente  là dove sia indispensabile ed opportuno. Ciò è stato più volte declamato dai Responsabili della nostra Sanità regionale, ma  fino ad ora per noi elbani è stata solo un’ irraggiungibile chimera.
La direzione aziendale, di contro, sta operando nei nostri confronti in modo diametralmente opposto: diminuisce costantemente il personale medico ed infermieristico, senza sostituirlo in caso di pensionamento o trasferimento, non informa e consulta doverosamente chi ha la responsabilità dei Reparti riguardo le proprie decisioni,   trasferisce i nostri migliori medici e specialisti senza un  adeguato ricambio, nomina Dirigenti di solo primo livello quando i nostri Primari raggiungono la piena età pensionabile o sono costretti, per rispetto verso se stessi e per  condizioni di lavoro rese oggettivamente  impossibili a chiedere prepensionamenti. Per ovviare a questa obiettiva criticità, per la grave mancanza di medici, invece di trasferire o nominare un organico stabile, preferisce optare per reperibilità temporanee con personale di altre strutture del continente pagandolo profumatamente con fondi inizialmente dedicati al Progetto Elba, privando così il nostro sistema sanitario di preziose risorse al fine di dotarlo della necessaria efficienza. Tutto ciò a nostro solo discapito e a tutto vantaggio di altri  Presidi ospedalieri e soprattutto di quello di Livorno. Riteniamo che tutti i Presidi debbano avere pari dignità e operatività secondo ovviamente le dimensioni  demografiche e soprattutto le particolari specificità  del territorio in cui sono collocati , ma questa condizione sembra per noi purtroppo del tutto negata. Nell’ottica della nuova riorganizzazione aziendale suggeriamo di vagliare attentamente la razionalizzazione del numero e della qualità dei presidi ospedalieri aziendali. E’ impensabile che si stia progettando la realizzazione di nuovi ospedali quando il presidio ospedaliero dell’Elba viene sistematicamente depotenziato.
http://www.tenews.it/giornale/2011/09/17/reparti-emergenze-esami-dossier-sulla-sanita-elbana-39345/

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